EvdCon 99 voti favorevoli, 70 contrari e 2 astenuti, il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Legge (Dl) Pa, introducendo  modifiche significative inclusi nuovi provvedimenti per i medici di famiglia, assunzioni per il Ministero della Salute, e un fondo straordinario per il contrasto alle dipendenze.
Una delle misure più significative contenute nel Dl Pa riguarda infatti  la possibilità per le aziende sanitarie di estendere il servizio dei medici convenzionati fino all’età massima di 73 anni, prorogabile fino al 31 dicembre 2026. Questa decisione emerge come risposta alla persistente carenza di personale nel settore sanitario, offrendo una soluzione temporanea in attesa di riforme strutturali per il reclutamento.
Assunzioni nel Ministero della Salute. Il provvedimento prevede l’autorizzazione di 121 nuove assunzioni a tempo indeterminato, che comprendono otto dirigenti di seconda fascia, ventitré dirigenti sanitari e novanta funzionari. L’articolo 5-bis del decreto mira a migliorare l’efficienza della sanità pubblica, velocizzando le liste d'attesa, rafforzando la profilassi internazionale e rispondendo tempestivamente a emergenze sanitarie. Le assunzioni possono avvenire anche attraverso procedure concorsuali straordinarie, derogando alle normative vigenti. Inoltre, il pacchetto include un incremento del contingente di supporto al Ministro della Salute, tramite l’aggiunta di dieci nuove unità per gli uffici di diretta collaborazione, con un aumento della dotazione finanziaria per oltre 6 milioni di euro nel 2025, cifra che salirà a quasi 11 milioni annui dal 2026.
Fondo Anti-Dipendenze. Un altro aspetto cruciale del Dl riguarda l’istituzione di un fondo straordinario da 23,2 milioni di euro per il 2025, finalizzato a finanziare interventi di prevenzione e riabilitazione nelle comunità terapeutiche accreditate. Questo fondo si propone di affrontare le problematiche legate alle dipendenze patologiche, con particolare attenzione verso le prestazioni che non sono coperte dai fondi ordinari.
Riforma della Commissione centrale degli esercenti le professioni sanitarie. Infine, il decreto introduce la creazione di una sezione stralcio presso la Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, con l’obiettivo di smaltire i procedimenti pendenti entro il 31 dicembre 2024. La norma contempla anche una riforma complessiva della Commissione, da realizzarsi attraverso un’apposita regolamentazione entro trenta giorni dalla conversione del decreto in legge.