EvdLa Relazione al Parlamento 2024 dell’Anac conferma il perdurare della tendenza alla esternalizzazione del personale sanitario con costi in crescita e rischi per la qualità del sistema sanitario. Il Rapporto pubblicato dall’Autorità ne analizza l’evoluzione i suoi effetti economici e le possibili soluzioni per garantire un reclutamento più trasparente e sostenibile
Il fenomeno dei gettonisti nel Ssn è stato approfondito nel “Secondo Rapporto” dell'Anac pubblicato il  25 febbraio 2025. Questo documento analizza l’evoluzione della questione basandosi su dati estratti dalla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (Bdncp) per gli anni 2023 e 2024. La relazione rappresenta un aggiornamento del primo studio, relativo al periodo 2019-2023, pubblicato nel febbraio 2024.
L’Anac è stata tra i primi soggetti istituzionali a segnalare la crescente esternalizzazione del personale sanitario, un fenomeno che desta preoccupazione per le conseguenze economiche e sulla qualità dei servizi offerti. L’affidamento di personale medico e infermieristico a società esterne si è consolidato negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, producendo effetti distorsivi nel mercato dei contratti pubblici, aumentando i costi di approvvigionamento e riducendo la qualità dell’assistenza sanitaria.
I dati del 2024: una crescita significativa. L’Anac evidenzia che il valore complessivo dei contratti per i medici a gettone nel 2024 è aumentato del 20% rispetto al 2023, passando da 35,2 a 42,3 milioni di euro. La crescita è stata ancora più marcata per gli infermieri a gettone, con un incremento del 49%, portando i contratti da 3,9 a 5,8 milioni di euro.
Se si considera il totale dei contratti e delle adesioni agli accordi quadro, il valore degli affidamenti per medici a gettone ha registrato un aumento del 7% rispetto all’anno precedente, superando i 42 milioni di euro. Diversamente, la spesa per infermieri a gettone è diminuita del 21%, pur restando elevata, con 8,7 milioni di euro impegnati.
Effetti sul mercato dei contratti pubblici. L’analisi dell’evoluzione temporale del fenomeno ha incluso anche il codice CPV generico relativo ai “servizi di fornitura di personale” (79620000-6), il quale potrebbe ricomprendere una quota significativa degli affidamenti relativi al personale medico e infermieristico. Nel 2024, il trend dei contratti per la fornitura di personale sanitario e le adesioni agli accordi quadro ha mostrato una contrazione del 49,2%, con il valore dei contratti sceso da 523,7 a 265,9 milioni di euro. In parallelo, si è osservato un forte aumento (+157,3%) nel valore degli accordi quadro, passato da 158 a 406,5 milioni di euro.
Distribuzione geografica e modalità di affidamento. Il fenomeno ha interessato in modo più marcato il centro-nord Italia. Il Piemonte ha registrato il valore più alto di domanda di gettonisti, con 115,2 milioni di euro, seguito dalla Lombardia con 105 milioni e dalla Toscana con 56,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda i medici a gettone, nel 2024 le regioni con le maggiori spese sono state Veneto, Sicilia e Piemonte. Per gli infermieri a gettone, la Lombardia ha registrato le spese più elevate, seguita da Abruzzo e Piemonte.
A livello procedurale, le stazioni appaltanti hanno preferito la procedura negoziata per gli affidamenti sottosoglia comunitaria e l’affidamento diretto per i medici a gettone, mentre per gli infermieri è stata più frequente la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara.
Le criticità segnalate. Il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, ha sottolineato “l’esigenza di una più ampia valorizzazione delle professionalità interne, da selezionare mediante concorsi meritocratici e capaci di attrarre i nostri giovani migliori.” Busia ha inoltre denunciato la pratica di acquistare macchinari a prezzo scontato con costi nascosti per la manutenzione, un sistema che può generare una dipendenza per anni da un unico fornitore, con rischi per la gestione efficiente delle risorse sanitarie.
Prospettive future e soluzioni
L’Anac auspica che il costante monitoraggio del fenomeno, unito all’analisi dei dati e alla pubblicazione dei risultati, contribuisca a limitarne la diffusione e a fornire strumenti ai cittadini per controllare l’allocazione delle risorse pubbliche nel Ssn. L’Autorità sostiene inoltre la necessità di superare progressivamente l’attuale prassi di esternalizzazione, ricorrendo a concorsi pubblici trasparenti e meritocratici, che garantiscano condizioni di lavoro e remunerazione adeguate per il personale medico e infermieristico.