La nona edizione del Forum Sistema Salute si è conclusa alla Stazione Leopolda di Firenze con il lancio del Manifesto "La Salute Bene Comune". Il documento sottolinea l'importanza della partecipazione attiva di tutti gli stakeholder, adotta un approccio One Health che riconosce l'interconnessione tra salute umana, animale e ambientale e promuove la formazione dei professionisti sanitari così come un equo accesso alle cure.
I sindacati di categoria e la Fnomceo, pur esprimendo grande soddisfazione per il via libera dato dal Senato alla normativa per la sicurezza del personale sanitario, medici compresi, avanzano richieste per maggiori risorse nel comparto per ulteriori misure che rendano la legge più efficace, come l'installazione di videocamere e investimenti nella comunicazione per poter instaurare un nuovo patto con i cittadini.
"La politica ci aiuti a semplificare il nostro lavoro nell'interesse dei cittadini. Carenza del personale e leggi non più attuali gravano sull'attività quotidiana dei farmacisti". A chiedere ciò il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, audito in Commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie.
Dall'analisi della Corte dei Conti emerge che il controllo sull’attuazione delle misure assunte durante l’emergenza pandemica, con oltre 2 miliardi di euro stanziati per la riduzione delle liste d’attesa tra il 2020 e il 2024, evidenzia vulnus importanti nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei, stante il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili. Inoltre mostra le difficoltà incontrate dal Ministero stesso nello svolgimento delle attività di coordinamento e monitoraggio, sia sul versante della verifica dell’avvenuta programmazione, sia per quanto attiene alla capacità delle autonomie territoriali nel comunicare tempestivamente il grado di raggiungimento degli obiettivi da esse programmati.
Dopo anni di attesa e di rimpalli fra Stato e Regioni, si è arrivati ad un accordo importante per l'entrata in vigore del Decreto e di conseguenza dei livelli essenziali di assistenza emanati dal 2017. "Un passo che abbiamo a lungo sollecitato - ha dichiarato Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva - con azioni di ogni tipo, da ultimo l'esposto inviato recentemente alle Procure regionali della Corte dei Conti".