Da un'indagine effettuata da Cittadinanzattiva, nella seconda metà di giugno, emerge che solo 9 regioni su 20 forniscono online l’aggiornamento dei tempi di attesa a giugno 2024. I dati, inoltre, vengono forniti in almeno tre diverse modalità, il che ne rende difficile il confronto spesso anche all’interno dello stesso territorio. L’indagine si è concentrata sull’analisi dei tempi di attesa di sei prestazioni in tutte le regioni: prima visita cardiologica, prima visita pneumologica, prima visita ginecologica, prima visita oncologica, ecografia addome completo, mammografia.

Dopo 15 anni l'Agenzia Italiana del Farmaco ha revisionato la classificazione e la conduzione degli studi clinici osservazionali sui farmaci nell’ambito della normativa italiana di adeguamento ai requisiti del Regolamento dell'Eu, fornendo  indicazioni sul loro corretto inquadramento e sugli aspetti operativi da tenere in particolare considerazione nelle attività regolatorie di conduzione e di valutazione da parte dei Comitati etici.

EvdAnaao Assomed lancia un appello al governo: "Alla legge di bilancio chiediamo maggiori risorse per adeguare gli stipendi dei professionisti a quelli degli altri paesi europei nonché la defiscalizzazione dell’indennità di specificità. Ma per migliorare le condizioni di lavoro nel loro complesso secondo il sindacato serve ben altro: “depenalizzare l’atto medico, una nuova organizzazione dei servizi; strumenti per tutelare gli operatori sanitari dalle aggressioni; riforma della formazione medica; cancellazione dell’autonomia differenziata in sanità”.

EvdIl presidente della Fnomceo chiede di mettere a disposizione nella prossima legge di Bilancio tali risorse, investendo sui professionisti della salute: “Dobbiamo rendere attrattivo il nostro Ssn  per arginare la fuga dei medici e del personale sanitario o il risultato sarà la morte per consunzione del Ssn, svuotato della sua linfa vitale, i suoi professionisti”.

La Regione, per ridurre i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, ha messo a disposizione 60,95 milioni di euro. Di questi, 40,95 sono destinati agli erogatori pubblici e 20 milioni di euro agli erogatori privati accreditati. Per quanto riguarda le strutture pubbliche, sono in tutto 3.764.800 tra prime visite ed esami diagnostici le prestazioni già individuate che sui territori, Asst e Irccs, dovranno rendere disponibili per i pazienti. Le strutture private accreditate dovranno garantire entro dicembre 2024 in totale 4.328.000 prestazioni tra prime visite, Tc/Rm e altri esami diagnostici.