Ottenere visite ed esami nei tempi previsti dalla legge, questa è la finalità degli Sportelli Salute lombardi nati dall'impegno civico. Al momento ne sono stati attivati 31, ma si stanno estendendo a macchia d'olio in tutta la Regione. Su 300 ricorsi effettuati, ad oggi il 98% è andato a buon fine.  Anche i medici di famiglia sono stati coinvolti, informano i loro assistiti che se alla prenotazione di visita/esami non viene rispettata la priorità indicata dal Mmg sulla richiesta, si possono rivolgere allo Sportello Salute più vicino al loro domicilio.

Non c'è stato il via libera all'unanimità, necessario per acquisire l'intesa sul provvedimento nella Conferenza Unificata delle Regioni. Quattro le Regioni che si sono opposte, capofila la Campania. Ma la mediazione successiva ha aperto uno spiraglio. Le stesse Regioni che si  sono opposte hanno dato l'assenso al passaggio definitivo del Dlgs Anziani in Cdm entro il 15 marzo, data che tiene insieme le scadenze fissate dalla legge 33 e dal Pnrr, che ha prescritto all'Italia una riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti entro il primo trimestre 2024.

EvdIn oltre 11 regioni la percentuale di famiglie che non riesce a raggiungere facilmente il Pronto Soccorso supera la media nazionale. A sottolinearlo è il Report dell'Istat sui Servizi di Pubblica Utilità. Le percentuali più alte si evidenziano al Sud, in testa la Campania, seguono le Isole e le Regioni del Centro Italia. Si confermano invece presidi di "prossimità" le farmacie, anche se nel Sud la situazione è più critica.

Evd"Destano forti preoccupazioni i contenuti dell’audizione del Ministro della salute Orazio Schillaci sullo stato della medicina di emergenza e sui Pronto soccorso nel nostro Paese a partire dal fatto che mancherebbero 4.500 medici e circa 10.000 infermieri a livello nazionale". A dichiarare ciò Fabiola Fini, vice segretario nazionale del Sindacato Medici Italiani (Smi) che inoltre precisa: "Non si può affermare, invece, come fa il Ministro, che il sovraffollamento dei PS è dovuto anche per responsabilità dell'assistenza extra-ospedaliera nella gestione degli accessi evitabili".

Parte dal capoluogo della Lombardia la sperimentazione, illustrata dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, che dovrebbe permettere di ridurre ulteriormente le liste d’attesa attraverso l'erogazione negli ambulatori ospedalieri di visite ed esami dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20 e la domenica fino alle ore 12.