"Non è il primo e, temiamo, non sarà l’ultimo", ha dichiarato Francesco Esposito segretario nazionale Fismu, commentando l'ulteriore atto di violenza  nel Vibonese contro una dottoressa di guardia medica. "Prima o poi assisteremo ad una tragedia". Motivo per cui Fismu ha chiesto alla Regione un tavolo di confronto urgente con i sindacati medici.

Il nostro servizio sanitario è diventato un modello misto, ma ciononostante molto sottofinanziato rispetto agli standard degli altri Paesi Ocse. Come trovare quindi nelle pieghe della spesa pubblica improduttiva le risorse che servono a curare i cittadini? Quali misure adottare, quali riforme organizzative? Questi i temi e gli interrogativi su cui si sono confrontati, istituzioni, esperti e associazioni dei cittadini che l’Osservatorio Innovazione di Motore Sanità ha riunito a Cernobbio.

EvdUn divario di cura preoccupante che si traduce in minori aspettative di vita e più alti tassi di mortalità per le patologie più gravi nelle regioni del Mezzogiorno. Questa è la fotografia delle condizioni territoriali del Ssn al quale si rivolgono i cittadini per le cure che emerge dal Report SVIMEZ: “Un Paese, due cure. I divari Nord-Sud nel diritto alla salute”, presentato a Roma in collaborazione con Save the Children. In questo quadro la riforma dell'autonomia differenziata per  Cittadinanzattiva senza la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni, dà come unica certezza "quella di amplificare questa frammentazione e di consegnarci un Paese ulteriormente diviso nella garanzia del diritto alla salute".

EvdLa digitalizzazione e la produzione di dati, soprattutto di quelli sanitari, necessitano di una regolamentazione che riesca a favorire l’innovazione, senza violare la riservatezza dei dati personali. Questo è quanto, in sintensi, ha precisato la FNOMCeO nell'audizione presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sulla raccolta e l’utilizzo dei dati sanitari. A tal fine, la Federazione dei Medici sostiene anche l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e dice sì all'istituzione di un’Agenzia Sanitaria per la Salute Digitale.

"Se si intervenisse sulle direttrici che abbiamo già individuate: dati, diversità dei criteri di implementazione, azioni concrete e appropriate, i tempi di attesa sarebbero molto ridimensionati", ha sottolineato all'Adnkronos Salute Maria Pia Randazzo, responsabile dell'ufficio Statistica e flussi informativi sanitari dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).