Le malattie del fegato stanno cambiando e rappresentano sempre più un’emergenza epidemiologica e clinica nel nostro Paese, con un forte impatto economico per Ssn. Il progresso scientifico offre nuovi strumenti utili per diagnosi e terapie, ma servono politiche adeguate per favorire la prevenzione e la presa in carico dei pazienti. Per queste ragioni gli epatologi dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (Aisf) hanno realizzato il Libro Bianco “Le malattie epatiche: definizione di ambiti e interventi per un approccio integrato”, presentato di recente al Ministero della Salute.
"Speriamo che la legge approvata dalla Regione vada avanti nel suo percorso, che non ci sia alcun ricorso da parte del governo - che avrebbe dovuto da tempo approvare una norma nazionale - e che faccia da apripista per analoghe disposizioni in altre regioni”. Questo quanto dichiarato da Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva, in merito alla legge sottoscritta dal Consiglio regionale della Toscana sul cosiddetto suicidio assistito.
Secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nel 2022 la mobilità sanitaria interregionale ha raggiunto la cifra record di 5,04 miliardi. I dati elaborati dalla Fondazione confermano anche il peggioramento dello squilibrio tra Nord e Sud, con un flusso enorme di pazienti e di risorse economiche in uscita dal Mezzogiorno verso Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le Regioni più attrattive che incassano il 94,1% del saldo attivo, mentre il 78,8% del saldo passivo grava sul Centro-Sud. Il 54,4% delle prestazioni erogate fuori regione va al privato accreditato.
Il peso economico della spesa sanitaria sostenuta dalle famiglie italiane ha superato i 40 miliardi di euro nel 2023, quella pro capite più alta si registra in Lombardia. Quasi il 40% di tale spesa finisce in prestazioni inutili e risulta essere frenata dall’incapacità di spesa delle famiglie e dalla rinuncia a prestazioni per reali bisogni di salute. Motivo per cui non può rappresentare un indicatore affidabile per valutare le mancate tutele pubbliche. Di conseguenza, ridurre la spesa out-of-pocket aumentando quella intermediata da fondi sanitari e assicurazioni non appare realistica. È quanto emerge dal Report dell’Osservatorio Gimbe sulla spesa sanitaria privata in Italia nel 2023, commissionato dall’Osservatorio Nazionale Welfare & Salute (Onws), presentato di recente al Cnel.
Il Ministero della Salute ha definito il Pngla 2025-2027 all'insegna della trasparenza e di tempi certi per visite ed esami. Grazie a una Piattaforma Nazionale, integrata con quelle regionali, infatti, saranno forniti dati in tempo reale sulla disponibilità delle prestazioni e sulle classi di priorità. I cittadini, inoltre, potranno consultare le informazioni aggiornate su tempi medi di attesa per visite specialistiche e interventi; disponibilità delle strutture sanitarie per determinate prestazioni; diritti e doveri in caso di sforamento dei tempi previsti. Per i cittadini sono infatti previste sanzioni se non si disdice l'appuntamento almeno 48 ore prima.