
Si sono incontrati di recente a Milano Claudio Catalisano e Oseka Onuma (Foto), due tra i più importanti ginecologi internazionali che negli ultimi otto anni si sono dedicati alla nuova frontiera del benessere intimo, funzionale e sessuale della donna, ovvero la ginecologia funzionale. Troppi problemi che caratterizzano la vita delle donne sono stati poco affrontati fino a quando la ricerca scientifica e tecnologica non ha portato a nuovi device e protocolli che si sono dimostrati efficaci nel trattamento di patologie gravemente lesive della qualità della vita e dell'autostima come, per esempio, l'incontinenza urinaria, oggi non più da considerare un naturale sintomo del processo di invecchiamento. Colpisce, infatti, anche donne giovani, dopo il parto o per stress e disfunzioni del pavimento pelvico.
Il device utilizzato in tutto il mondo per il trattamento dell'incontinenza urinaria e per il prolasso di I° e II° grado è una poltrona che stimola con impulsi meccanici il ripristino del
pavimento pelvico in sedute da 30 minuti nelle quali la donna resta comodamente seduta completamente vestita e senza dolore.
Il trattamento è stato introdotto anche in Italia nel 2019 da Catalisano, ginecologo funzionale a Milano, ma da qualche mese la poltrona è disponibile, sempre nella città meneghina, anche presso la Clinica Mangiagalli, grazie a Enrico Ferrazzi, direttore della Clinica Ostetrica del nosocomio milanese e coordinatore dell’Area Donna del dipartimento Donna Bambino Neonato dell’Irccs Fondazione Ca’ Grande Policlinico di Milano. Qui ora rappresenta il protocollo per le pazienti post parto per la prevenzione e la cura dell'incontinenza urinaria.
Il device è in via di diffusione sul territorio nazionale ed è già stato adottato da diversi ginecologi funzionali in molte città italiane.
Oseka Onuma e Claudio Catalisano rappresentano, da un capo all'altro del mondo, l'impegno e la volontà di rendere sempre più conosciute le terapie non invasive della ginecologia funzionale
e dedicano buona parte del loro lavoro alla comunicazione, alla formazione dei colleghi, sia in presenza che da remoto. Si amplia, così, la conoscenza di base e anche ai ginecologi funzionali in Italia vengono segnalate dai medici di Medicina generale e ospedalieri sempre più pazienti, costrette, spesso, alla rassegnazione.