
Tuttavia, l'adozione della PrEP in Italia è ostacolata da diverse barriere. Tra queste, un numero limitato di centri autorizzati per l'erogazione, una scarsa consapevolezza sia tra gli operatori sanitari sia tra i potenziali beneficiari, e lo stigma sociale associato all'Hiv. Le recenti approvazioni di nuove formulazioni a lento rilascio hanno inoltre innescato un dibattito sulla necessità di un modello di finanziamento adeguato per garantirne l'accesso uniforme a livello regionale.
Un incontro organizzato da Motore Sanità, "Hiv uno scenario in continua evoluzione. La rivoluzione della PrEP, prospettive future su un allargamento di scenario", ha evidenziato l'importanza delle innovazioni. La Dott.ssa Anna Maria Cattelan, Direttore Uoc Malattie Infettive Aou Padova, ha illustrato il ruolo trasformativo della PrEP: "Oggi la profilassi pre-esposizione (PrEP) rappresenta una frontiera indispensabile per fermare la trasmissione dell’Hiv e tutelare la salute pubblica. La sua formula orale quotidiana consente, a chi è a rischio, di passare dalla paura all’azione consapevole, ridefinendo la prevenzione come scelta autonoma e responsabile. Ma è nella PrEP iniettabile che risiede la vera svolta: un’unica somministrazione ogni due mesi assicura una copertura costante, libera da dimenticanze e da gesti quotidiani. Con questa opzione, la protezione si fa discreta e a lunga durata, abbattendo l’ansia e favorendo l’aderenza terapeutica. La diffusione capillare di entrambi i modelli – orale e iniettivo – apre la strada a un’epoca in cui l’Hiv non potrà sfruttare lacune di accesso o stili di vita complessi. Formazione, informazione e campagne di sensibilizzazione diventano leve strategiche per rendere la PrEP accessibile a tutti i gruppi vulnerabili. Investire in questi programmi non è solo questione sanitaria, ma un impegno sociale: garantire pari opportunità di prevenzione, significa abbattere stigma e disuguaglianze. Perché ogni iniezione, ogni compressa, è un passo verso un futuro libero dall’Hiv".
Per un'implementazione efficace, è urgente l'autorizzazione dei farmaci iniettivi in profilassi. Il Dott. Giovanni Cenderello, Presidente Simit Regione Liguria, ha affermato: "è necessario che al più presto Aifa autorizzi l’utilizzo dei farmaci iniettivi in profilassi al fine di incrementare l’efficacia e la possibilità di offrire la PrEP al maggior numero di persone. Sicuramente l’implementazione di questa nuova opportunità profilattica avrà un impatto importante sull’organizzazione dei servizi di malattie infettive, che coinvolgerà tutto il personale medico ed infermieristico, ma gli infettivologi sono pronti a raccogliere questa nuova sfida a servizio della popolazione". La collaborazione tra istituzioni, professionisti sanitari e comunità è fondamentale per superare le attuali sfide e garantire un accesso equo alla PrEP