Questo dicono i risultati di un’indagine sui bisogni dei pazienti in trattamento attivo e in follow-up presso le oncologie presentati al XXVII Congresso Nazionale CIPOMO, il Collegio Italiano Primari Oncologi Medici Ospedalieri riunito a La Spezia dal 18 al 20 maggio, dal titolo “L’Oncologia tra i successi di oggi e i traguardi di domani” e presieduto da Carlo Aschele, Direttore Dipartimento Oncologico ASL 5 Liguria (La Spezia) e Consigliere Nazionale CIPOMO, Monica Giordano, Direttore SC Oncologia Ospedale Sant’Anna (Como) e Segretario Nazionale Cipomo, e Luigi Cavanna, Presidente CIPOMO.
Obiettivo della Survey - condotta nel 2022 da CIPOMO nei reparti di oncologia di tutta Italia su 916 pazienti con un’età media di 65 anni, il 60% dei quali sono donne - è stato quello di puntare i riflettori sulle criticità vissute dalle persone durante il loro percorso di cura, misurare l’accessibilità ai servizi oncologici, l’accoglienza ospedaliera e soprattutto comprendere quali sono i desiderata dei pazienti.
La fase della diagnosi è quella che viene percepita come maggiormente critica dai pazienti oncologici (per il 50%) e preoccupano anche i tempi di attesa per la somministrazione delle terapie e delle visite di controllo (in totale per il 40%). Soprattutto, i pazienti chiedono maggiore attenzione e capacità di ascolto da parte del personale, di attivare o implementare un servizio psicologico e in particolare auspicano la semplificazione delle pratiche per rendere più agevole il percorso di cura. In ogni caso, il 90% degli assistiti in cura nelle strutture oncologiche del nostro Paese giudica la qualità della visita come soddisfacente.