
Un dato che sembra emergere con chiarezza dal contenuto di numerose telefonate pervenute al Servizio, nel tempo, è rappresentato dal fatto che molte persone sembrano essere più preoccupate delle conseguenze che un’eventuale infezione da Hiv potrebbe comportare nella loro vita sociale e relazionale, rispetto anche agli stessi pericoli per la salute rappresentati dal virus. Perfino il semplice atto di recarsi in un ambulatorio o in un ospedale per eseguire un test diagnostico - laddove vi sia stato un fattore di rischio - è da molti vissuto come un’azione che espone ad un’indesiderata visibilità e al pericolo di essere associato, nella percezione sociale, a determinati gruppi di persone o a specifici comportamenti. Al contempo, la paura e lo stigma associati all’Hiv rendono più complicato per chi se ne occupa veicolare un messaggio di prevenzione ugualmente efficace anche su tutte le altre infezioni a trasmissione sessuale, che sono spesso percepite come un problema minore o di entità trascurabile, con tutti i rischi connessi in termini anche di salute pubblica.
Nel corso dei 37 anni di attività del Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse una telefonata su quattro è stata effettuata da giovani under 25, con un’importante ricaduta in termini di sanità pubblica per l’opportunità di attuare un intervento di prevenzione personalizzato, rispondendo ai bisogni informativi di giovani e giovanissimi. Ma nel corso del tempo è stato osservato un decremento in questa fascia di età, a differenza di quanto accaduto con i cinquantenni, che, a partire dal 2011, hanno registrato un costante aumento, rappresentando nel 2024 quasi il 15% del totale delle telefonate arrivate al Servizio.
Oltre al Telefono Verde Aids e Infezioni Sessualmente Trasmesse, tra i servizi offerti dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss vi sono una mail dedicata alle persone non udenti, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e il sito Uniti contro l’Aids con il relativo Canale YouTube uniticontrolaids.
L’Iss è inoltre responsabile della mappatura e gestione della Banca-dati nazionale dei Centri Diagnostico-clinici, dei Centri per le Ist e dei Check point community based. In totale oltre 600 Strutture, i cui dati sono costantemente aggiornati e resi accessibili dal sito uniticontrolaids.it.