EvdL'infezione da Covid e il long Covid aumentano sostanzialmente il rischio di gravi complicanze cardiovascolari, tra cui insufficienza cardiaca, aritmie, ictus e tromboembolia, secondo una dichiarazione di consenso clinico della Società Europea di Cardiologia (Esc).
Il rapporto, pubblicato sull'European Journal of Preventive Cardiology, afferma che i problemi cardiovascolari a lungo termine possono emergere durante la malattia acuta e persistere mesi o anni dopo.
I ricercatori stimano che fino al 5% di tutti gli individui infettati da Covid, ovvero circa 5 milioni di persone a livello globale, sviluppi il long Covid cardiaco, caratterizzato da dolore toracico, palpitazioni, mancanza di respiro, affaticamento e, in alcuni casi, disfunzione autonomica.
Anche i pazienti senza precedenti malattie cardiache corrono rischi maggiori. Coloro che sono ricoverati in ospedale per Covid possono avere un rischio quasi quadruplo di eventi cardiovascolari fino a 3 anni dopo l'infezione, secondo il rapporto.
Il gruppo di consenso invita i medici a:
1) educare i pazienti subito dopo l'infezione acuta a segnalare prontamente i sintomi cardiaci;
2) continuare la vaccinazione per ridurre i rischi di complicanze cardiache e long Covid;
3) prescrivere programmi strutturati di riabilitazione cardiaca per ripristinare la funzione cardiopolmonare e ridurre la morbilità a lungo termine;
4) evitare la terapia profilattica di routine con antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti senza indicazioni, poiché mancano prove di prevenzione e i rischi di sanguinamento sono significativi.
"Il Covid non colpisce solo i polmoni. Può danneggiare il cuore e i vasi sanguigni, sia durante l'infezione acuta che per i mesi successivi - ha detto l'autore principale Vassilios Vassiliou, dell'Università dell'East Anglia a Cambridge, Inghilterra. - Ciò significa che dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni o affaticamento possono essere segni di long Covid cardiaco. Avendo una preesistente malattia cardiaca, il Covid aumenta il rischio di gravi complicazioni sia immediatamente che molto tempo dopo l'infezione. In entrambi i casi, la riabilitazione può proteggere il cuore e favorire il recupero".
"Chiunque abbia qualsiasi tipo di malattia cardiovascolare, dalla fibrillazione atriale all'insufficienza cardiaca congestizia all'ipertensione, è certamente un candidato idoneo alla vaccinazione”, ha aggiunto. "Il Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione dell’Fda ha anche sottolineato che è particolarmente importante per le persone appartenenti a gruppi ad alto rischio".
Va però detto che la diagnosi di long Covid cardiaco può essere impegnativa, poiché sintomi come affaticamento, dolore toracico o palpitazioni si sovrappongono ad altre condizioni. Tuttavia la presenza di un chiaro collegamento temporale, quando i problemi cardiaci emergono durante l'infezione acuta e persistono in seguito, può aiutare i medici a stabilire la connessione".


Bibliografia
Vassiliou Vs, et al. Cardiovascular disease prevention and management in COVID-19: a clinical consensus statement of the European Association of Preventive Cardiology, the European Association of Cardiovascular Imaging, the Association of Cardiovascular Nursing & Allied Professions, the European Association of Percutaneous Cardiovascular Interventions, and the Heart Failure Association of the ESC. Eur J Prevent Cardiol 2025. https://doi.org/10.1093/eurjpc/zwaf540