La percezione e la consapevolezza del rischio di diabete non sono associate a un maggiore impegno nell’adottare comportamenti di riduzione del rischio tra i giovani di età compresa tra 12 e 17 anni in sovrappeso o obesi: lo sostiene uno studio pubblicato su JAMA Network Open.
Il nostro Paese è all’avanguardia nella lotta alla patologia genetica e rara del sangue. Il Presidente Giuseppe Cutino: “Nell’ultimo quarto di secolo sono stati registrati continui progressi della ricerca e un costante miglioramento dell’aspettativa di vita”. Grazie alla prevenzione è possibile evitare 400 nuovi malati l’anno.
Il decalogo, pubblicato proprio in occasione della Giornata Mondiale per i Malati Senza Diagnosi, richiede un forte impegno da parte delle istituzioni competenti affinché i diritti siano difesi e resi concretamente esigibili.
L'endometriosi è una condizione dolorosa e complessa che colpisce circa 1 donna su 10 in età riproduttiva, ma è poco conosciuta. Una nuova revisione clinica pubblicata su CMAJ (Canadian Medical Association Journal) fornisce una panoramica delle cause, della diagnosi e della gestione dell'endometriosi sulla base delle ultime evidenze, per aiutare medici e pazienti.
Diagnosticare il più precocemente possibile i pazienti a maggior rischio di sviluppare una nefropatia diabetica è un atto fondamentale che consente un migliore controllo dell’evoluzione della malattia. Una recente review pubblicata su Diabetes & Vascular Disease Research prende in esame i biomarcatori di laboratorio, che sono dei marker precoci, più specifici e sensibili con una maggiore prevedibilità rispetto, per esempio, alla microalbuminuria o ad altri parametri che indicano una nefropatia già in atto.
È disponibile e scaricabile gratuitamente dal sito di AIOCC l’edizione aggiornata del Pdta dei tumori di testa e collo proposto dall’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica. Si tratta di un importante strumento di gestione clinica per guidare e uniformare il lavoro degli operatori sanitari, fornendo indicazioni utili nella pianificazione delle fasi di presa in carico del paziente, dal momento della diagnosi al follow-up.
L'esercizio fisico ha un impatto variabile sull'insorgenza dei sintomi della Mrge. Sembrerebbe che l'esercizio legato allo sport abbia un effetto relativamente dannoso sulla giunzione gastroesofagea e sui meccanismi anti-Mrge. Mentre nella popolazione generale, l'esercizio regolare probabilmente riduce il rischio di reflusso patologico.