Uno strumento per distinguere i sintomi post-vaccinazione da quelli del Covid
Uno strumento di supporto in grado di aiutare i sanitari a distinguere i sintomi associati alla vaccinazione anti Covid dai sintomi del virus stesso, è stato utilizzato da un team di investigatori in diversi ospedali del Mass General Brigham (MGB) in uno studio pubblicato su Infection Control & Hospital Epidemiology. I risultati suggeriscono che fornire una guida di tal genere può evitare di perdere tempo in questo momento critico, oltre che aiutare a frenare la diffusione del Covid nelle strutture sanitarie.
I sintomi persistenti associati alla sindrome post-acuta Covid-19 (PACS) possono avere un impatto sulla funzione fisica e cognitiva, nonché sulla qualità della vita, secondo uno studio pubblicato sull'American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation. Gli autori descrivono i sintomi persistenti associati al PACS e il loro impatto, dopo aver analizzato i dati ottenuti da 156 pazienti che hanno completato un sondaggio relativo agli esiti riportati dopo l'infezione.
A controbilanciare i benefici ad essa correlati sembra emergere un elemento decisamente sfavorevole: seguire una dieta mediterranea porterebbe infatti a un eccessivo consumo di inquinanti ambientali. Un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Oslo e di università di altri paesi ha fatto una scoperta piuttosto sorprendente: le persone partecipanti allo studio che vivevano di una dieta mediterranea contenente alimenti coltivati in modo normale avevano un apporto tre volte maggiore di contaminanti ambientali rispetto a quando seguivano una normale dieta occidentale.
Il dolore o il disagio toracico possono estendersi oltre il torace e i pazienti che soffrono di questo sintomo dovrebbero cercare immediatamente assistenza medica: è quanto ribadisce la nuova edizione delle linee guida di pratica clinica emesse dall'American Heart Association e dall'American College of Cardiology e pubblicata su Circulation e sul Journal of American College of Cardiology.
La presenza di una cataratta clinicamente significativa è associata a un aumentato rischio di morte per cause vascolari, come ictus e infarto: lo suggerisce una ricerca pubblicata sul British Journal of Ophthalmology. Gli autori suggeriscono che lo stress ossidativo, le cristalline (proteine trasparenti del cristallino) o la depressione possono essere il fattore comune che collega la cataratta e il maggior rischio di morte vascolare.