Una nuova ricerca presentata alla ESCMID Conference on Coronavirus Diseas ha confermato che gli uomini con Covid-19 hanno esiti peggiori rispetto alle donne, probabilmente legati al fatto che hanno livelli più elevati di infiammazione. I dati indicano che gli uomini hanno un rischio più alto del 62% di morte associata a Covid-19 rispetto alle donne, dopo aggiustamenti per vari fattori.

La riduzione del livello degli estrogeni associata alla menopausa è un fattore di rischio, ma uno studio condotto da un gruppo di ricercatrici del Cnr-Ibbc mette in luce che gli stessi ormoni, sin dalla prima fase dello sviluppo, potrebbero favorirne l’insorgenza. Gli estrogeni tendono infatti a sfavorire nelle donne l’utilizzo dell’ippocampo, la struttura cerebrale deputata alla formazione della memoria a lungo termine e all’orientamento spaziale.

Essere giovane non rende immuni dagli effetti più gravi della Covid-19: lo sottolinea la revisione di un ampio database sanitario dalla quale emerge che una minoranza sostanziale di questi pazienti andava incontro a gravi esiti clinici. Circa il 3% degli adulti, di età compresa tra 18 e 34 anni, che sono stati ricoverati in ospedale con Covid-19 è morto, il 21% ha richiesto cure intensive e nel 10% dei casi è stato necessario il ricorso alla ventilazione meccanica.

Le possibili conseguenze del rinvio degli screening del cancro del colon-retto dovuto alla pandemia di Covid-19: i risultati di uno studio recente indicano che un ritardo di oltre 4-6 mesi porterebbe a un aumento dei casi di malattia diagnosticati a uno stadio avanzato; oltre i 12 mesi si arriverebbe anche a un aumento della mortalità.