Ipofosfatasia e ipofosfatemie sono due patologie caratterizzate da bassi livelli di fosforo e dalla perdita di funzione di uno specifico enzima. Provocano fratture ossee e risultano difficili da individuare soprattutto tra gli adulti. La ricerca ha individuato terapie efficaci che però devono essere rese disponibili per tutti i malati.
I dati emergenti dagli studi clinici mostrano che le tecnologie per il diabete, come i sistemi integrati di supporto alle decisioni cliniche, possono potenzialmente mediare un'assistenza più sicura ed efficiente per il diabete in regime di ricovero, mentre i sensori di glucosio continui e i sistemi a circuito chiuso mostrano una promessa precoce nel migliorare la gestione glicemica ospedaliera.
Al Congresso Fimmg-Metis di Villasimius sono stati presentati i primi risultati del progetto avviato a marzo dalla Fimmg di Milano in collaborazione con l’Heart Valve Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e Fondazione Alfieri per il Cuore. Un’iniziativa nata con l’obiettivo di diagnosticare e prendere in carico quanti più pazienti cronici con questo tipo di patologie.
Un gruppo di ricercatori ha osservato un'associazione positiva tra il rischio di psoriasi e l'esposizione agli inquinanti atmosferici. Per il particolato fine con diametro <2.5 mcm, il particolato fine con diametro <10 mcm, il biossido di azoto e gli ossidi di azoto, ogni aumento dell'intervallo interquartile ha comportato un rischio maggiore. I rischi aggiustati multivariati erano più elevati anche quando si confrontavano gli individui nel quartile di esposizione più alto con quelli nel quartile di esposizione più basso.
L'Osservatorio Influenza, fondato 13 anni fa come punto di riferimento per l'informazione sull'influenza stagionale, amplia il proprio raggio d'azione e diventa Osservatorio Virus Respiratori (www.virusrespiratori.it). Il nuovo portale sarà una risorsa fondamentale non solo per l'influenza, ma anche per altri virus respiratori, tra cui il Covid e il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che continuano a rappresentare una minaccia per la salute pubblica globale.
L’esperimento, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society, ha dimostrato che camminare o salire le scale in brevi sessioni di 10-30 secondi fa consumare energia dal 20 al 60% in più che percorrere la stessa distanza senza pause. Questo significa anche che alzarsi dalla sedia per fare qualche passo ogni tanto o scegliere di prendere le scale può innalzare notevolmente il nostro consumo energetico giornaliero.
L’inquinamento ambientale è responsabile dell’esposizione a numerose fonti sicuramente cancerogene: metalli pesanti, arsenico, polveri, diossina e diossina-simili, Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), vari pesticidi/erbicidi e, per il legame dei prodotti della combustione al particolato atmosferico, “l’inquinamento dell’aria” nel 2013 è stato classificato come sicuramente cancerogeno per l’uomo (classe 1 Iar, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro).