Massimo Terzolo
Professore ordinario di Medicina Interna,
Direttore SCDU Medicina Interna 1 -
Direttore Dipartimento di Scienze cliniche e biologiche,
Ospedale S. Luigi-Università di Torino
I tumori surrenalici sono classicamente considerati come condizioni rare, ma negli ultimi decenni l'impiego sempre più massiccio della tecnologia in medicina, soprattutto di tecniche di immagine come TAC, risonanza, ed ecografia, ha portato alla scoperta di tumori surrenalici insospettati, "incidentali". Questo genera ansia nel paziente e anche nel medico che deve gestire questa situazione, perché c'è il sospetto di una situazione maligna.
Per fortuna queste situazioni maligne sono relativamente rare, se non si tratta di un paziente già oncologico. Si tratta nella maggior parte dei casi di adenomi della corteccia surrenalica, anche se non mancano, seppur rari, tumori molto maligni come i carcinomi del cortico-surrene o forme che possono comunque mettere a repentaglio la vita del paziente, come il feocromocitoma, che sono generalmente benigni ma producono catecolamine e possono quindi provocare crisi ipertensive e/o aritmiche.
Quello che si sta cercando ora di approfondire è che una parte consistente di questi adenomi produce cortisolo, in un lieve eccesso, che può però contribuire a generare o a peggiorare una serie di comorbidità potenzialmente collegate all'eccesso di questo ormone, come l'ipertensione arteriosa, il diabete e l'obesità, in una parola, la sindrome metabolica, condizione molto diffusa nella popolazione generale. L'obiettivo è ora quello di cercare di dettagliare delle linee guida diagnostiche per cui si possa riconoscere, nel mare magnum dei pazienti con la sindrome metabolica, coloro in cui almeno una parte del fenotipo possa essere generato da questo piccolo eccesso di cortisolo.
Questo argomento è stato al centro di una seduta scientifica dal titolo omonimo, tenuta dal prof. Terzolo, presso l'Accademia di Medicina di Torino.