Stefano Di Girolamo
Direttore clinica Orl
Università degli Sudi di Roma Tor Vergata
L'approccio terapeutico all’acufene, da considerarsi sintomo e non patologia, si è evoluto grazie alla tecnologia. Nelle forme cocleari associate a ipoacusia, va corretta la perdita uditiva tramite intervento chirurgico, terapia medica o apparecchi acustici, che mascherano il rumore fantasma. Successivamente, si possono implementare sistemi volti al mascheramento centrale, utilizzando suoni specifici o terapie antinfiammatorie. Le terapie innovative includono strategie basate sulla stimolazione sincrona, che combina uno stimolo uditivo con energia mirata a bloccare il circolo vizioso percepito. Diverso invece il caso dell’acufene idiopatico, dove non si ha evidenza di una malattia specifica delle vie uditive, che rappresenta una grande sfida clinica e di ricerca.