
Dopo due anni e mezzo di trattative, la Regione Friuli-Venezia Giulia ha firmato l’Air per la Medicina generale, superando divergenze su collaboratori di studio, Case di Comunità e conciliazione lavoro-famiglia. Un’intesa che rafforza il ruolo del medico di famiglia nella rete territoriale e introduce misure concrete per una maggiore sostenibilità organizzativa.
L’accordo è stato firmato da tutte le sigle sindacali, evento che non si verificava da anni e che conferisce al testo una forte legittimazione unitaria.
"Un risultato determinante: la Regione si è dotata di uno strumento che valorizza il medico di famiglia, risponde alla domanda di prossimità e rende più sostenibile la presa in carico dei cittadini", ha dichiarato Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg. "È la dimostrazione che quando politica regionale e sindacati dialogano con responsabilità, i risultati arrivano".
Tra le novità:
⦁ Dal 1° gennaio, indennità per collaboratori di studio accessibile a tutti i Mmg, senza limiti di risorse o assistiti.
⦁ Servizio volontario nelle Case di Comunità fino a 10 ore settimanali aggiuntive, con compenso di 60 euro/ora.
⦁ Possibilità di riduzione del massimale da 1.500 a 1.000 pazienti per medici con figli piccoli, invalidità o in gravidanza (previa norma regionale).
⦁ Estensione della copertura diurna feriale da 8 a 12 ore per i medici in Aft.
⦁ Interventi su guardia medica turistica e servizio penitenziario.
"È forse uno dei migliori accordi regionali firmati finora", afferma Stefano Vignando (Snami Fvg). Soddisfazione condivisa da Fernando Agrusti (Fimmg Fvg) e Lorenzo Cociani (Smi Fvg), che pur auspicando un maggiore coinvolgimento strutturale nelle Case di Comunità, riconoscono il valore migliorativo del testo.
L’ultimo Air risaliva al triennio 2016–2018. Il nuovo accordo recepisce gli ultimi due Acn e segna un cambio di passo concreto per la categoria.
Scotti rilancia anche sul piano nazionale: "Così come fatto in Fvg, ci aspettiamo dal presidente Fedriga, in qualità di guida della Conferenza delle Regioni, un impulso chiaro e immediato all’Atto di Indirizzo propedeutico al prossimo Acn. Senza quell’Atto, troppe Regioni restano senza bussola e i cittadini senza risposte".
Per Fimmg, il nuovo Acn è indispensabile per garantire regole omogenee e strumenti operativi che evitino disparità territoriali. "La Conferenza non può perdere neanche un minuto in più. La medicina generale chiede strumenti efficaci, non slogan".
Sardegna: firmato l’Air dopo oltre 15 anni di attesa. Anche la Sardegna ha finalmente firmato il proprio Air, atteso da oltre quindici anni. "Una svolta decisiva per il miglioramento delle condizioni professionali e per il rafforzamento dell’assistenza territoriale", commenta Umberto Nevisco, segretario regionale Fimmg Sardegna.
Tra le misure previste:
⦁ Avvio entro sei mesi delle Aft per favorire la medicina in rete e l’integrazione con Case e Ospedali di Comunità.
⦁ Attivazione entro un mese del tavolo per semplificazione e deburocratizzazione.
⦁ Forti incentivi economici per Mmg operanti in territori disagiati.
⦁ Personale di studio garantito per tutti i medici.
⦁ Potenziamento delle cure domiciliari: presa in carico del 10% degli over 65 nel 2025, mantenimento nel 2026, in linea con gli obiettivi Pnrr.
⦁ Campagna vaccinale antinfluenzale già programmata e definita.
"Con questa programmazione, la Sardegna si allinea alle altre Regioni. La Fimmg riafferma il proprio impegno per una medicina generale moderna, equa e radicata nelle comunità", conclude Nevisco.
Commento positivo per la firma anche dal segretario generale della Fimmg Silvestro Scotti. "Accogliamo con favore l’intesa raggiunta: è il risultato di un lavoro responsabile e condiviso, che consente di dare maggiore certezza organizzativa ai territori, con particolare riferimento a regioni a statuto autonomo come le ultime due nelle quali si è arrivati alla sottoscrizione, caratterizzate anche da necessità organizzative e contrattuali molto peculiari per le caratteristiche orografiche e per la dispersione della popolazione, ma con forti tratti identitari delle popolazioni, anche di piccole comunità delle zone interne"
"La sottoscrizione di questo e degli altri Air dovrebbe suggerire qualcosa a chi ancora ritarda l’intesa e che invece dovrebbe completare, secondo le proprie territorialità, le prerogative che l’Acn del 2024 offre".
La Fimmg ricorda che gli Air sono determinanti per ogni contesto, ma ancor più nei territori con molte aree impervie o dove si sta realizzando una grave carenza di medici di medicina generale, e servono a costruire, Regione per Regione, una medicina generale moderna, organizzata e capace di rispondere alle esigenze dei cittadini.
In merito alle parole dell’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi Regione Sardegna sull’ “obbligatorietà per le Asl di sostituire i medici del ruolo unico assenti per malattia, maternità o infortunio”, Scotti sottolinea apprezzamento per il segnale di vicinanza alla categoria, soprattutto nel ricordo della collega Maddalena Carta. ma ribadisce anche un punto di chiarezza istituzionale: "ll dovere sostitutivo del medico assente, per tutte le fattispecie previste dall’Acn, è da sempre in capo alle Aziende Sanitarie o alle loro derivazioni distrettuali. Questo principio non è stato modificato da alcun Accordo collettivo nazionale, né cambia con riferimento al ruolo unico o all’organizzazione delle Aft. Bene quindi rafforzarne l’affermazione, ‘Repetita iuvant’, in modo che si diffonda un’informazione utile ad avere effetti positivi, aiutando i medici alla conoscenza dei propri diritti e dei limiti dei loro doveri, e dando così valore al sacrificio di Maddalena Carta. Evitiamo però di far passare l’idea che la continuità dell’assistenza primaria sia una responsabilità del singolo medico. Per l’Acn, il medico di medicina generale, per dovere fiduciario, può in fase iniziale individuare un sostituto di sua fiducia; se ciò non è possibile, deve informare il Distretto che è tenuto a provvedere secondo le procedure previste da sempre in tutti gli Accordi collettivi nazionali. Non vorremmo che adesso questa affermazione, per qualcuno di altre regioni, diventi un’interpretazione fallace con conseguenze che nemmeno vogliamo considerare e su cui iamo pronti a fare le barricate".