Prescrizioni dopo le 20: la lunga notte dei medici di famiglia
Il report, intitolato “I reali orari in Medicina Generale” e realizzato dal dottor Antonio Perdonò, analizza i dati 2024 relativi a 2.720 medici di famiglia campani su 3.059 attivi. I risultati mostrano come quasi il 30% delle prescrizioni venga registrato tra le 20:00 e le 23:30, mentre un ulteriore 3,5% si concentra nelle prime ore del mattino, tra le 6:00 e le 8:00.
I picchi di attività? Alle 21:30 e alle 7:00, segno di una disponibilità costante e di una gestione del lavoro sempre più flessibile e digitale.
"Dietro ogni ricetta o aggiornamento del piano terapeutico – spiega Nicola Calabrese, vicesegretario nazionale Fimmg – c’è un lavoro clinico sommerso, spesso invisibile: telefonate, richieste da remoto, gestione di cronicità e, purtroppo, anche burocrazia digitale. La medicina generale non ha orari fissi, perché la salute dei pazienti non li ha".
L’analisi, pur riferita alla Campania, descrive una tendenza nazionale: la medicina di famiglia è un servizio 'sempre in funzione', in cui la gestione del tempo di cura si estende ben oltre i confini dello studio.
Lavoro in team e presa in carico: l’evoluzione della Mg. Il congresso Fimmg-Metis ha offerto anche un quadro aggiornato sull’evoluzione organizzativa della Medicina generale, con particolare attenzione ai modelli di team e ai livelli strutturali MS3.
In Puglia, ad esempio, i dati dell’attività 2024 mostrano 198.604 accessi complessivi, di cui 68.850 visite ambulatoriali, 80.325 contatti telefonici, 3.604 accessi domiciliari Adi e Adp, 3.967 vaccinazioni e 12.200 medicazioni. Numeri che testimoniano la crescente centralità del lavoro integrato nelle Aft (Aggregazioni funzionali territoriali).
L’esperienza della Asl di Taranto conferma che la struttura in team consente di incrementare l’assistenza domiciliare, soprattutto per i pazienti con bisogni complessi, superando in alcuni casi gli obiettivi ministeriali.
In Lombardia, invece, la Asst Melegnano Martesana ha evidenziato il contributo decisivo dei medici di famiglia nelle campagne vaccinali: nella stagione 2024/2025 hanno somministrato il 68% dei vaccini antinfluenzali, mantenendo attiva anche l’offerta per Covid, pneumococco e herpes zoster.
Un servizio che non si ferma mai. Dai dati e dalle esperienze regionali emerge una certezza: la Medicina generale è ormai una professione senza orari e senza confini fissi, in cui la dimensione digitale e la continuità dell’assistenza convivono con un carico crescente di lavoro. Un impegno che smonta una volta per tutte lo stigma del 'medico fannullone' e restituisce ai medici di famiglia la loro reale immagine: professionisti sempre in servizio, al fianco dei cittadini, ogni giorno e a ogni ora.