Sono sempre di più i camici bianchi pronti all'esodo. A testimoniare ciò i dati di un recente sondaggio di Anaao Assomed: il 72% dei medici e personale del Ssn che hanno partecipato alla survey ha pensato di lasciare l’attuale posto di lavoro nel Ssn per trasferirsi all’estero, di optare per la Medicina Generale o di andare a lavorare nel privato.
Antonio Barillà responsabile coordinamento segretari regionali Smi lancia un'appello: "Il nuovo ACN dei medici dipendenti del Ssn riconosce che il lavoro straordinario debba essere retribuito. Questo principio, siamo del parere, deve essere sottoscritto e previsto anche nel nuovo contratto della Medicina Generale ancora in discussione presso Sisac. Non basta pagare al Mmg la quota per gli assistiti oltre il massimale, con le stesse indennità degli altri assistiti, il soprannumero di pazienti obbliga a una riorganizzazione dell'attività mediche".
È un resoconto scoraggiante quello che emerge dal rapporto presentato dall'Istat durante l'audizione in Commissione Cultura al Senato sui Ddl in esame per la riforma dell'accesso alla facoltà di Medicina. Nel nostro Paese i medici mancano, soprattutto i medici di medicina generale, il cui numero, pari a 40.250 nel 2021, si è ridotto negli ultimi dieci anni di 5.187 unità. Inoltre l'età media dei nostri camici bianchi è la più alta dei Paesi europei.
Secondo i dati della Regione a soffrire maggiormente per la carenza di Mmg sono le aree più marginali delle province, compresa quella di Torino. "Una situazione drammatica - denuncia Roberto Venesia, segretario Fimmg Piemonte - bisogna dare subito corso ai rinnovi degli Accordi integrativi regionali, in grado di disciplinare una situazione che comporta un sovraccarico per i camici bianchi in servizio e disagi per i cittadini".
È quanto afferma Anaao Assomed dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo cui le ferie annuali retribuite sono un diritto fondamentale del lavoratore del settore pubblico e non possono essere negate, quelle non godute vanno monetizzate. Anaao già nel 2021 aveva denunciato il mancato riconoscimento di 5 milioni di giornate di ferie non godute e 4 miliardi di euro non corrisposti.
A reiterare il diniego è stata la FNOMCeO che, nell'audizione tenuta di recente al Senato, ha sottolineato la necessità di una “riforma complessiva del sistema di accesso alla facoltà di Medicina, che concorra a sostenere il Ssn attraverso una programmazione adeguata ed efficace dei fabbisogni”.
Nel Veneto il medico di medicina generale a pagamento è una realtà e, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, sembra essere gradito all'utenza che deve fare i conti con la carenza di tali professionisti. Carenza che è destinata ad aumentare e potrebbe diventare terreno fertile per una futura espansione dell'accesso all'assistenza primaria a pagamento. "In 5 anni potrebbero essere più di 15 milioni gli italiani senza Mmg" ha dichiarato di recente all'Adnkronos Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg.