EvdNel 2021 gli ospedali italiani hanno perso quasi 3mila medici per dimissioni volontarie e circa 2mila tra infermieri e operatori sociosanitari hanno detto addio alle strutture sanitarie pubbliche. A questi dati bisogna aggiungere quelli che riguardano i Mmg i cui studi rappresentano la porta d'ingresso del Ssn: dal 2019, secondo quanto pubblicato dal Sole 24 Ore, si calcola che sono circa mille gli studi dei Mmg che chiudono ogni anno, inoltre negli ultimi dieci anni sono quasi 6mila i medici di famiglia, tra quelli andati in pensione, che non sono stati rimpiazzati.

EvdSecondo la FNOMCeO: "Il mancato investimento sui professionisti sanitari, di cui non vi è traccia nel Nadef, rappresenta un duro colpo per il Ssn, rinvia di un anno soluzioni che potrebbero essere adottate subito per fermare l’emorragia di medici verso il privato e verso l’estero". Dura presa di posizione anche dallo Smi che evidenzia il decremento degli stanziamenti per la spesa sanitaria per gli anni a venire previsti dal Nadef. “Non erano queste le scelte che ci aspettavamo dal Governo - dichiara Pina Onotri, segretario generale dello Smi - dopo le debolezze, mostrate con la gestione della pandemia da Covid 19 dal nostro Ssn”.

Dura presa di posizione da parte di Francesco Marino, segretario nazionale Fimmg Emergenza Sanitaria, contro l'intenzione della Regione di trasferire i medici dell'Emergenza territoriale all’interno dei Pronto Soccorso. "È assolutamente inammissibile  - ha dichiarato Marino - che durante il loro normale orario di lavoro sul territorio siano chiamati a prestare la propria opera all’interno dei Pronto Soccorso".

Medici e infermieri dei Pronto soccorso e del 118 si sono dati appuntamento il 17 novembre a Roma di fronte alla sede del Ministero della Salute assieme ai cittadini per protestare contro la situazione critica in cui versa il comparto. La protesta è stata lanciata dalla Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza (Simeu). Nei Pronto Soccorso italiani mancano oltre 5.000 medici e 12.000 infermieri e le attese per un ricovero sono sempre più lunghe.

EvdAl primo posto dei desiderata c'è che la sanità, con i suoi professionisti, ritorni al centro dell'agenda del governo. La richiesta accomuna tutti i medici sia gli ospedalieri sia quelli che operano sul territorio. In particolare lo Smi punta sull'adeguamento economico per i medici e per il personale sanitario al pari dei colleghi europei e sulla riapertura delle trattative per i contratti dei Mmg. Snami e Fimmg, seppure con i dovuti distinguo, vista la carenza dei medici del territorio, pongono l'accento anche su un'altra questione: sull'urgenza della pubblicazione dei bandi di concorso per il triennio 2022/25 del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale.

EvdÈ quanto ha comunicato la FNOMCeO che ha elaborato gli ultimi dati sui medici e odontoiatri sospesi dagli Albi per non essersi vaccinati contro il Covid. Si tratterebbe per lo più di medici che non operano in strutture pubbliche, la maggior parte è libero professionista. Ma il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, rassicura: "Far tornare i medici non vaccinati al lavoro in questa fase pandemica non è rischioso".