L'aggiornamento statistico 2025 della Heart Failure Society of America (Hfsa), pubblicato nel Journal of Cardiac Failure, sottolinea l'aggravarsi del peso dell'insufficienza cardiaca (Hf), sottolineando le disparità e la necessità di un'azione incisiva in termini di prevenzione e trattamento. Il report integra sezioni su amiloidosi cardiaca, cardiomiopatia ipertrofica, test genetici e modellizzazione economica.

Epidemiologia, rischi e mortalità
L'Hf rappresenta una crisi di salute pubblica con dati demografici in forte crescita. Attualmente, circa 6.7 milioni di adulti statunitensi di età superiore ai 20 anni convivono con l'Hf. Le proiezioni indicano che questa prevalenza è destinata ad aumentare, raggiungendo 8.7 milioni nel 2030 e 11.4 milioni entro il 2050.
Il dato più allarmante riguarda il rischio di sviluppare la patologia: il rischio di Hf nell'arco della vita è cresciuto al 24%, implicando che un soggetto su quattro svilupperà Hf se non si interviene per invertire le tendenze attuali.
L'Hf è responsabile del 45% di tutti i decessi cardiovascolari (Cv) negli Stati Uniti. Nel 2022, l'Hf ha contribuito a 425.147 decessi. È rilevante notare che il tasso di mortalità per Hf, aggiustato per l'età, ha mostrato un incremento sin dal 1999, con un marcato aumento osservato dal 2012, e un'accelerazione specifica durante il periodo 2020–2021. Sono state riscontrate significative disparità etniche: gli individui neri, i nativi americani e i nativi dell’Alaska presentano i tassi di mortalità per Hf aggiustati per l'età più elevati, in particolare tra gli under 65.

Comorbidità, pre-Hf e onere economico
La vulnerabilità della popolazione è amplificata da fattori di rischio metabolici e renali. Un terzo degli adulti statunitensi è classificato a rischio (Stage A) e fino al 34% si trova nello stadio di pre-Hf (Stage B). Il rischio di sviluppare l'Hf è elevato in presenza di diabete, ipertensione e/o malattia renale cronica (Ckd). Tra il 1999–2002 e il 2015–2020, la proporzione di americani con almeno tre condizioni cardio-nefro-metaboliche è più che raddoppiata.
L'impatto economico dell'Hf è enorme. Le stime per il 2020 indicavano costi diretti compresi tra $32 miliardi (con $14 miliardi aggiuntivi di costi indiretti) e $227 miliardi. In assenza di un miglioramento nella prevenzione e nel trattamento, il costo diretto è proiettato raggiungere i $858 miliardi entro il 2050.

Criticità terapeutiche e piani d’azione
Nonostante la consistenza delle evidenze, meno del 25% dei pazienti idonei riceve tutte e quattro le terapie mediche fondamentali dirette dalle linee guida (Gdmt). Questa bassa adozione ("low uptake") delle Gdmt evidenzia "barriere sistemiche nella fornitura delle cure"; la chiusura di tale divario potrebbe potenzialmente salvare oltre 1 milione di vite all'anno a livello mondiale.
Il report Hfsa fornisce una "roadmap per una migliore prevenzione e trattamento". Le raccomandazioni includono l'identificazione e il trattamento precoci degli stadi A e B di Hf; la priorità di un accesso equo alle Gdmt per l'Hf a frazione di eiezione ridotta (inclusi inibitori SGLT2, ARNI, beta-bloccanti e antagonisti dei recettori dei mineralcorticoidi); e l'advocacy per cambiamenti a livello di sistema, come la riforma dei pagamenti e il coordinamento delle cure.