EvdIl carcinoma epatico è globalmente annoverato tra le neoplasie più letali, spesso diagnosticato in stadio avanzato quando le opzioni terapeutiche curative, come la chirurgia, non sono più praticabili. I trattamenti attuali, inclusi i farmaci mirati (come lenvatinib) e l'immunoterapia (come gli anti-PD-1), offrono un successo limitato e un sollievo spesso temporaneo. L'urgenza di migliorare gli approcci terapeutici è particolarmente sentita per i pazienti con epatocarcinoma (Hcc) associato a malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (Masld), precedentemente nota come Nafld, una condizione in crescita a causa della dieta ricca di grassi.
Un team di ricerca del Dipartimento di Patologia della LKS Faculty of Medicine (HKUMed) dell'Università di Hong Kong ha identificato un nuovo potenziale terapeutico per l'atorvastatina, un farmaco ampiamente utilizzato e sicuro per l’ipercolesterolemia. I ricercatori hanno dimostrato che l'atorvastatina è in grado di attaccare direttamente le cellule del carcinoma epatico bloccando la "via del mevalonato". Questa via metabolica è fondamentale per la sopravvivenza delle cellule tumorali. La Professoressa Carmen Wong Chak-Lui, a capo dello studio, ha spiegato che le cellule tumorali si affidano a questo percorso per schermarsi dalla morte cellulare programmata. Bloccando la via del mevalonato con l'atorvastatina, è possibile rimuovere una delle loro difese chiave.

Efficacia potenziata nell'Hcc associato a Masld
Questa scoperta è di particolare rilevanza clinica perché la via del mevalonato risulta essere particolarmente attiva negli epatocarcinomi correlati alla steatosi epatica (Masld-Hcc). L'impiego di atorvastatina, un farmaco comune, sicuro ed economico, rappresenta un nuovo modo pratico e accessibile per rafforzare i trattamenti esistenti. Lo studio sul potenziale terapeutico dell'atorvastatina è stato pubblicato sul Journal of Hepatology.
Il dato più promettente è emerso dalla sperimentazione della terapia combinata. L'atorvastatina da sola ha mostrato una riduzione della crescita tumorale pari al 33% nei modelli di laboratorio. Tuttavia, la combinazione dell'atorvastatina con la terapia mirata lenvatinib ha portato a una riduzione del peso tumorale del 58%. Analogamente, l'abbinamento dell'atorvastatina con l'immunoterapia (farmaci anti-PD-1) ha ridotto il peso tumorale di quasi la metà (45%). Questi risultati suggeriscono che l'atorvastatina, riposizionata oltre il suo ruolo convenzionale nella salute cardiovascolare, potrebbe essere un punto di svolta, specialmente per i pazienti con Hcc associato a fegato grasso.
I risultati dimostrano il potenziale terapeutico dell'atorvastatina nel migliorare l'efficacia delle terapie attuali, anche nelle forme di Hcc associate a Masld. Il team di ricerca sta ora pianificando di validare questi risultati negli studi clinici. Se gli studi avranno successo, questo approccio, che riutilizza un farmaco familiare e ben tollerato, potrebbe offrire una nuova speranza e potenzialmente migliorare gli esiti di sopravvivenza per i pazienti affetti da epatocarcinoma avanzato.

Bibliografia
Yiling Chen, et al. Mevalonate pathway promotes liver cancer by suppressing ferroptosis through CoQ10 production and selenocysteine-tRNA modification. J Hepatol 2025: S0168-8278(25)02335-9. doi: 10.1016/j.jhep.2025.06.034. Online ahead of prin