EvdIn un recente studio condotto presso il Norton Neuroscience Institute Memory Center di Louisville, un gruppo di ricercatori ha trattato 71 pazienti con lecanemab, rivelando risultati promettenti e aree di miglioramento. Il farmaco è stato approvato nel 2023 dall’Fda per per il trattamento dei pazienti con lieve deterioramento cognitivo o lieve demenza dovuti alla malattia di Alzheimer (Ad). SI tratta di un anticorpo monoclonale che si lega con alta affinità alle protofibrille solubili di beta-amiloide, riducendo i marcatori di amiloide e rallentando il declino cognitivo. In particolare, studi clinici di fase II e III hanno dimostrato che il lecanemab può ridurre significativamente il declino della funzione cognitiva nei pazienti con Ad precoce.Questo studio ha permesso di apprendere alcune importanti lezioni, sottolineano gli autori, tra cui l'importanza di un team multidisciplinare per la gestione del trattamento e la necessità di protocolli di pretrattamento per ridurre gli effetti collaterali.
In conclusione, scrivono i ricercatori, “lecanemab è stato ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti con decadimento cognitivo lieve e lieve demenza dovuti all'Ad. Identificando numerose aree di miglioramento e implementando soluzioni, l'esperienza di infusione di lecanemab per i pazienti è stata migliorata. I fornitori di cure che trattano pazienti con farmaci anti-amiloide dovrebbero selezionare i pazienti più propensi a beneficiare del trattamento con un profilo di rischio-beneficio chiaramente positivo” (J Prev Alz Dis, 2024. Doi: 10:14283/jpad.2024.159).