Maria Fusaro
Ricercatrice nefrologa
CNR-IFC di Pisa
Università di Padova

 

I pazienti con Mrc presentano un incremento importante del rischio di fragilità scheletrica, già a partire da un filtrato glomerulare inferiore a 60 ml/min. Anche l’età anagrafica dei pazienti che subiscono una frattura da fragilità è più bassa rispetto alla popolazione generale. Per questo motivo, anche da parte del Mmg, è opportuno tenere sotto controllo i pazienti con Mrc anche moderata per riuscire a mettere in pratica una adeguata prevenzione, innanzitutto con il monitoraggio dell’assetto dei bone turnover markers e i cosiddetti biomarker come il paratormone e la FGF23, come anche la fosfatasi alcalina.