Sempre più spesso i pazienti che giungono all’osservazione del Mmg presentano patologie croniche interconnesse – diabete, scompenso cardiaco, malattia renale cronica – che richiedono una gestione integrata e multidisciplinare. Il diabete emerge come paradigma di questa complessità: una malattia sistemica che, quando associata a disfunzione renale e cardiaca, aggrava la prognosi. Serve una rete integrata, che favorisca diagnosi precoci, aderenza terapeutica e continuità assistenziale, superando la logica a silos tra ospedale e territorio. In questo contesto l’abolizione del piano terapeutico per farmaci come le glifozine può favorire ancora di più questa dinamica, mettendo il Mmg al primo livello e il ricorso allo specialista, quando e quanto necessario, in casi specifici.