Sono già centinaia le dosi somministrate dai medici di famiglia ai pazienti "fragili" che non possono recarsi negli hub vaccinali. L'iniziativa è partita da oltre venti giorni e ha come protagonisti i medici di medicina generale dell’Asl Napoli 1 Centro che, vista l'impennata delle richieste, chiedono alla popolazione di avere "un po' di pazienza".

Una morte che il presidente della FNOMCeO ha definito “inaccettabile" precisando che: "Se le carenze di personale sono incolmabili, meglio chiudere l’ospedale e concentrare i professionisti in altre strutture”. Fadoi si unisce all’appello della FNOMCeO per chiedere alle istituzioni di rispondere alle richieste di aiuto, di sostegno, di personale, che vengono dal mondo della sanità. Intanto Anaao chiederà alla magistratura di indagare sulla violazione dei protocolli di sicurezza imposti dalle leggi dello Stato.

Questo l'appello lanciato da Simg-Simit-SItI in un documento congiunto per avviare da subito la campagna antinfluenzale che rischia di essere messa in secondo piano dal Covid. Le tre società scientifiche sottolineano che: “le Regioni devono provvedere a un approvvigionamento sufficiente di scorte, mentre la cittadinanza deve comprendere l’importanza della vaccinazione, a prescindere dal Covid". Sulla stessa lunghezza d'onda la Fimp.

EvdNon bastano a fronteggiare la frustrazione dei medici di famiglia le scuse messe nero su bianco da Axa Italia, dopo la denuncia della FNOMCeO, per la pubblicità di un pacchetto assicurativo di assistenza di base 24 ore su 24 con un messaggio che attacca in modo ignobile i medici di famiglia che non garantirebbero ai loro pazienti la presenza declinata dalla convenzione con il Ssn. Protesta anche la Libera Associazione di Medicina Generale secondo cui la pubblicità in questione calpesta la verità, ferisce la dignità di professionisti che, "a causa della carenza dei medici sul territorio, magari non vanno in ferie da due anni”.

EvdQuesta è la richiesta lanciata alle forze politiche dallo Smi, dopo la fine del Governo Draghi. A preoccupare è la recrudescenza dei contagi da Covid e le misure ancora in fieri inerenti al Ssn. Tra queste ce ne sono alcune estremamente dirimenti per il futuro della medicina territoriale a partire dalla sorte della riforma della Medicina Generale, con le cosiddette Case di Comunità e l'attuazione di quanto sancito dal DM 77.

A pensarla così è lo Snami che ribadisce le proprie perplessità su questa opportunità, adottata già dalla Lombardia e adesso, in via sperimentale, dalla Liguria. "È ora di piantarla - ha dichiarato il presidente Snami Angelo Testa - di surrogare le inefficienze organizzative del Ssn e cedere a pressioni di figure terze".

L’aumento vertiginoso dei contagi Covid, durante queste settimane, richiede alcune accortezze che vengono riassunte dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg) per guidare i colleghi e i cittadini nella gestione di questo momento delicato. "Un piano anti-Covid - precisa Ignazio Grattagliano Coordinatore attività Covid-19 Simg - deve comunque essere continuativamente presente nell’attività giornaliera della Medicina Generale".