Dopo la scomparsa di un altro Mmg in Campania per infarto (Dr. Fausto Gaeta di Pozzuoli), l’associazione punta il dito contro il sovraccarico di lavoro e le nuove regole previste dall’Air campano. Si chiede alla Regione di intervenire per fermare una deriva che mette a rischio la salute dei professionisti e la tenuta dell’assistenza territoriale.
Il presidente del Sumai Assoprof, Antonio Magi, lancia un appello per la firma dell’Acn della specialistica entro dicembre 2025, sottolineando che il rinnovo riguarda decine di migliaia di professionisti, inclusi i medici di medicina generale. Solo con contratti regolari, le Case di Comunità potranno partire a giugno 2026, garantendo continuità e qualità nell’assistenza territoriale.
Con l’approvazione dell’articolo 22 del Decreto Semplificazioni (Gazzetta Ufficiale n. 239 del 14 ottobre 2025), la certificazione medica da remoto tramite televisita è equiparata a quella in presenza. Per i Mmg rappresenta un cambio di paradigma profondo nella gestione delle assenze per malattia. Intanto, Agenas pubblica le regole operative per televisita, telemonitoraggio e telecontrollo.
Il Quaderno n. 4 della Corte dei Conti: 'La sanità in cammino per il cambiamento', fotografa un sistema sanitario sotto pressione. Tra carenze di personale, disaffezione crescente e riforme territoriali ancora incompiute, emerge la centralità dei medici di medicina generale. Senza un quadro chiaro delle loro responsabilità, le trasformazioni rischiano di restare sulla carta.
Tempi stretti e molte incognite: il rinnovo dell’Acn è partito, ma senza risorse in manovra e con un ruolo ancora indefinito per i Mmg, la riforma del territorio rischia di restare sulla carta. Fimmg e Fmt chiedono coerenza tra obiettivi e finanziamenti per evitare che il nuovo contratto nasca già privo di basi concrete.
Un’analisi di Fimmg Campania rivela che il 35% delle prescrizioni dematerializzate dei Mmg viene compilato al di fuori dell’orario 8-20, con un picco tra le 20:00 e le 23:30. Numeri che smontano lo stereotipo del medico “a orario d’ufficio” e restituiscono alla categoria il profilo di una professione sempre attiva, connessa e orientata alla continuità dell’assistenza.
L’inchiesta del Dataroom (Corriere.it, 7 ottobre 2025) ribalta la narrazione sulla “carenza di medici”: l’Italia è ai vertici europei per numero di professionisti. Il vero problema è che sempre meno scelgono di lavorare nella sanità pubblica. Tra le cause: stipendi poco competitivi, condizioni di lavoro scoraggianti, errori di programmazione e scarsa valorizzazione delle competenze specialistiche.