Sviluppare un modello standardizzato per misurare l’aderenza, attuare il Fascicolo Sanitario Elettronico, coinvolgere caregiver, infermieri di comunità e farmacia dei servizi. È questo l'obiettivo del documento realizzato da Cittadinanzattiva con associazioni di pazienti, società scientifiche e istituzioni regionali - che raccoglie analisi e proposte per migliorare l’accesso e la qualità di prestazioni e servizi che favoriscono l’aderenza terapeutica.
Con l'obiettivo di migliorare le performance, la Regione ha dato vita all'Unità di Intervento per la Riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie per verificare la corretta gestione dell'intero processo di erogazione delle prestazioni in ambito ospedaliero e territoriale.
A lanciare l’allarme è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta che, dalla sua pagina Facebook, pone un interrogativo: “Quanto costa al Paese in termini di giornate lavorative perse, attività chiuse per Covid, vacanze cancellate, un’elevata percentuale di popolazione infetta, che rischia di portare ad un ‘lockdown di fatto’ su vari servizi”? La preoccupazione esternata dal presidente è legittimata dai dati del monitoraggio della Fondazione, relativi alla settimana 29 giugno - 5 luglio, da cui si rileva una crescita dei contagi che va oltre il 50%.
"La gestione del Covid, la guerra in Ucraina e alti tassi di inflazione stanno mettendo a dura prova le catene di approvvigionamento per i farmaci più essenziali, in particolare, per i farmaci generici, servono politiche adeguate a sostenerne l’utilizzo". La raccomandazione arriva da Medicines for Europe, l’associazione europea dei produttori di generici, biosimilari e Value Added Medicines, durante la Conferenza annuale che si è svolta a Barcellona.
Sotto molti aspetti l'Europa sembra essere sull'orlo di una sorta di “corto circuito” sanitario. I livelli di burnout sono ai massimi storici così come sono aumentati i livelli di stress; più di una persona su tre ha problemi di insonnia; in diminuzione la fiducia nei confronti dei sistemi sanitari dopo il picco registrato durante l’emergenza sanitaria da Covid. Questi sono solo alcuni dei risultati dello STADA Health Report, un’indagine pan-europea giunta al quarto anno, due dei quali quasi del tutto oscurati dalla pandemia.