La Relazione Cnel 2025 sui servizi pubblici fotografa un Servizio sanitario nazionale in affanno: solo il 48% dei cittadini si dichiara soddisfatto, contro una media Ocse del 52%. Permangono criticità strutturali nei Livelli essenziali di assistenza, nel finanziamento e nelle liste d’attesa. Le risorse, denuncia il Cnel, continuano a rispondere più ai vincoli macroeconomici che ai reali bisogni di salute, mentre i divari territoriali restano profondi.

EvdNonostante gli ingenti investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la gestione delle malattie croniche in Italia mostra criticità strutturali e disuguaglianze territoriali. Dalla scarsa implementazione dei Pdta regionali alla sottoutilizzazione del Fascicolo sanitario elettronico emergono nodi cruciali su remunerazione, programmazione e misurazione degli esiti. L’analisi dell’Equity Group Cronicità, promosso da Salutequità, propone interventi per un servizio sanitario più efficace e orientato al percorso completo del paziente.

Con oltre 1,3 miliardi di investimenti, il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 si consolida come asse strategico del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il 97% dei medici di medicina generale e dei pediatri ha già effettuato almeno un’operazione sul sistema, ma restano aperte le sfide sull’integrazione territoriale e sull’uso clinico dei dati.

EvdLa legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri, destina 6 miliardi aggiuntivi alla sanità, con un incremento di 2,4 miliardi rispetto alle previsioni. Sono previsti nuovi fondi per assunzioni, indennità, screening e assistenza territoriale. Tuttavia, restano incognite sulle risorse effettivamente destinate alla Medicina generale, che chiede trasparenza, pianificazione e coinvolgimento strategico, anche alla luce delle criticità emerse nell’attuazione del Pnrr.