Alcuni Paesi aboliscono le restrizioni, ma i numeri dei decessi, delle infezioni e i tassi di vaccinazione manifestano una grande variabilità. Ai decessi in calo in alcuni Paesi fa da contraltare la ripresa dell’epidemia in altri. I numeri dei ricoveri oscillano tra un calo in alcune aree e un forte aumento in molte altre.
L’emicrania è la terza patologia più frequente del genere umano e la più disabilitante in assoluto se si considerano le donne di età fino ai 50 anni. Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere presenta il Manifesto in dieci punti “Uniti contro l’emicrania” per promuovere una maggior consapevolezza sulla malattia, un tempestivo e più facile accesso ai percorsi specialistici di diagnosi e cura e in particolare alle strategie terapeutiche più efficaci e innovative.
La pandemia ha avuto un impatto sostanziale sulla salute mentale e, secondo un nuovo studio condotto dalla Georgia State University, il Covid risulta essere una fonte di stress traumatico che potrebbe predire il disturbo da stress post-traumatico, o PTSD. La ricerca mostra che l'associazione tra lo stress traumatico da Covid e il disturbo da stress post-traumatico è più forte tra gli individui che hanno ripetute esperienze di traumi passati.
Secondo un nuovo studio, i pazienti con demenza che sono seguiti sempre dallo stesso medico di famiglia hanno tassi più bassi di complicazioni e meno ricoveri ospedalieri di emergenza. La ricerca, guidata dall'Università di Exeter e pubblicata sul British Journal of General Practice (BJGP), ha scoperto che i pazienti con demenza che sono stati costantemente visitati dallo stesso medico di famiglia nel corso di un anno hanno ricevuto meno farmaci ed era meno probabile che ricevessero terapie che possono causare problemi come incontinenza, sonnolenza e cadute.
La variante Omicron ha modificato lo stato di pandemia di Covid portandola in una nuova fase che potrebbe farne intravedere la fine in Europa, ha affermato il direttore dell'OMS Europa. "È plausibile che la regione si stia muovendo verso una sorta di endgame della pandemia", ha detto Hans Kluge in un'intervista, aggiungendo che Omicron potrebbe infettare il 60% degli europei entro marzo. Una volta che l'attuale ondata di Omicron che sta dilagando in tutta Europa si placherà, "ci sarà per alcune settimane e mesi un'immunità globale, grazie al vaccino o perché le persone hanno raggiunto l'immunità dopo l'infezione, senza contare gli effetti della stagione estiva sui contagi".
Così la definisce il professor Christopher Murray dell'Università di Washington in un editoriale pubblicato su Lancet. Apparsa all'inizio di dicembre in Sud Africa, la variante Omicron del SARS-CoV-2 ha rapidamente conquistato il pianeta, e con la sua elevata contagiosità ha provocato un'esplosione del numero di contagi in tutto il mondo. In alcuni Paesi il numero di test positivi giornalieri è stato moltiplicato per 10 in cinque settimane, facendo battere regolarmente i record di contagi (fino a 500.000 al giorno). Ma le scarse capacità di screening dei Paesi in via di sviluppo rendono difficile monitorare l'epidemia di Omicron a livello globale.
È stata rilevata in Francia una sottovariante di Omicron che potrebbe essere responsabile del nuovo aumento dei contagi degli ultimi giorni. Martedì 18 gennaio si sono contati 464.769 test positivi in 24 ore: il nuovo fulmineo aumento dei contagi giornalieri negli ultimi due giorni ha colto tutti di sorpresa.