A ribadirlo è la Fimmg nell’ultimo Consiglio Nazionale del sindacato, svoltosi di recente a Roma. Una conditio sine qua non "per una necessaria e urgente riorganizzazione della medicina territoriale che vede la Medicina Generale, sia nella risposta individuale sia collettiva, protagonista della governance clinica e organizzativa delle cure primarie. Lo status di libero professionista convenzionato è l’unico strumento efficace per il mantenimento del rapporto fiduciario e di prossimità con i cittadini e le comunità in cui opera, rafforzato dalla scelta del cittadino del proprio medico".

EvdA pensarla così è il presidente dello Snami, Angelo Testa che si scaglia contro il Pnrr e il DM71 definendo, quest'ultimo, "una toppa peggio del buco" per risolvere i problemi inerenti all'esercizio della Medicina Generale e alla riorganizzazione della medicina del territorio. Un combinato disposto che peggiora la già difficile situazione. "L’impressione che abbiamo - ha dichiarato Testa -  è quella di uno stato confusionale. Si pensa di centralizzare l’assistenza territoriale e nello stesso tempo di mantenerne la capillarità. Con il numero dei medici in calo costante sarà dura pensare di offrire una soluzione, figuriamoci entrambe".

EvdA darne notizia Pina Onotri segretario generale del Sindacato Medici Italiani (Smi) in concomitanza con la discusssione alla Camera dei Deputati delle mozioni inerenti all'assitenza territoriale. "Stiamo avviando un sondaggio - ha dichiarato Onotri -  rivolto a tutti i medici e ai pazienti per chiedere quale sia il giudizio sulla riforma della medicina territoriale e sulle Case di Comunità".

Il Made in Italy va oltre il food&fashion. Nel 2022 saranno oltre 300 i futuri medici americani che passeranno l’estate nel nostro Paese, affiancando i nostri professionisti in 4 delle migliori nostre strutture ospedaliere tra Roma, Milano e Genova, oltre a sperimentare la vita in corsia, avranno anche l’opportunità di seguire progetti di ricerca.

Ad affermarlo è il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi, secondo cui si tratta di "uno strumento utilissimo, ma deve poter essere consultato in qualsiasi parte d'Italia". Ad oggi non è così.  Non solo alcune regioni "lo hanno solamente messo su carta" e quelle che lo hanno attivato "utilizzano software differenti, molti dei quali non dialogano tra di loro".

Il Congresso Simg dell'Emilia Romagna ha focalizzato l'attenzione sul nuovo ruolo dei Mmg con la costituzione delle Case della Salute o di Comunità, già sperimentate nella Regione, ma che con il DM71 avranno una diversa articolazione. “Il numero delle Case della Salute in questi anni è cresciuto -  ha sottolineato Maria Stella Padula, Segreteria Scientifica Simg e responsabile Simg di Modena - ma non il numero di Mmg e il livello delle competenze". Il DM 71, infatti,  non scioglie affatto il nodo sull’inquadramento giuridico dei Mmg e sulla articolazione della loro attività.

EvdTutte le sigle sindacali della MG si sono sollevate contro le dichiarazioni del vice presidente della Lombardia di voler affidare agli infermieri un ruolo di supplenza per affrontare la carenza dei Mmg che attanaglia la Regione, ma anche moltissimi territori dell'intero Bel Paese. In campo sono scesi non solo gli Ordini dei Medici regionali, ma la stessa FNOMCeO per ribadire l'insensatezza della proposta che, ancora una volta, travalica e denigra ruolo e competenze dei medici di famiglia. Ma c'è chi come la Fp Cgil Medici è convinta che, per mettere la parola fine a questi continui attacchi, la dipendenza dei Mmg dal Ssn sia una strada obbligata.