Sanità post-Covid, riforma dell’assistenza territoriale e necessità di riallocare il personale dall’ospedale al territorio. Sono alcuni dei temi emersi nel corso del 21° Congresso Europeo della Salute organizzato a Monaco di Baviera il 6 e il 7 ottobre, a cui anche la Fiaso ha preso parte portando all’attenzione internazionale le questioni di grande attualità e interesse per la sanità italiana, questioni comuni a molti dei Paesi partecipanti.

Anaao Assomed esprime la propria preoccupazione per lo stato della sanità pubblica e per le condizioni di lavoro al suo interno. Chiede al nuovo governo un’inversione di marcia a partire dalla legge di bilancio; un miglioramento delle condizioni del lavoro ospedaliero per arrestare la grande fuga in atto; un aumento delle retribuzioni fino alla media europea, una detassazione degli incrementi contrattuali; un'attenzione ai giovani con l’introduzione del contratto di lavoro a scopo formativo per gli specializzandi che, precisa, "sono medici e non studenti".

EvdL'implementazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) nel nostro Paese ha le "gambe" per diventare reatà. Il decreto interministeriale che stanzia oltre 610 milioni di euro per l’adozione e l’utilizzo nelle Regioni e nelle Province Autonome del FSE è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre 2022. 311 milioni sono destinati al rafforzamento delle competenze digitali degli operatori sanitari e quasi 300 milioni al potenziamento tecnologico dell’infrastruttura digitale.

EvdA evidenziare ciò il 5° Rapporto Gimbe sul Ssn, presentato di recente al Senato. “La Fondazione Gimbe ribadisce con fermezza - ha sottolineato il presidente Nino Cartabellotta - l’urgente necessità di rimettere la sanità al centro dall’agenda politica, perché il diritto costituzionale alla tutela della salute non può essere ostaggio dell’avvicendamento dei Governi. Occorre tenere i riflettori accesi sul rischio concreto di perdere, lentamente, ma inesorabilmente, un modello di servizio sanitario pubblico, equo e universalistico, senza una chiara visione sul suo futuro, si rischia di mancare la straordinaria opportunità offerta dal Pnrr per rilanciare il Ssn”.

Dopo la prima inaugurazione della CdC di Via Rugabella a Milano nel dicembre 2021, moltissime sono state le Case di Comunità inaugurate nella Regione. L'ultima, in senso temporale, è la Casa di Comunità di Codogno, la seconda delle cinque previste nella Provincia di Lodi, che si aggiunge a quella di Sant'Angelo Lodigiano, inaugurata il 16 febbraio.