Secondo i ricercatori del National Center for Complementary and Alternative Medicine, nel 2012 55 milioni di americani hanno speso 28 milioni di dollari in approcci sanitari complementari, paragonabili al 9% del totale di spese sanitarie sostenute privatamente.

"In precedenza, la sicurezza e l'efficacia di molti di questi approcci mancavano di studi clinici rigorosi", hanno scritto i ricercatori su JAMA. “Negli ultimi vent’anni, prove crescenti hanno supportato la sicurezza e l’efficacia di approcci selezionati per la gestione del dolore”.

Nello studio, Nahin e colleghi hanno valutato i dati del National Health Interview Survey del 2002, 2012 e 2022 riguardanti l’uso di sette terapie complementari: meditazione, agopuntura, yoga, naturopatia, immaginazione guidata, rilassamento muscolare progressivo e cura chiropratica.

I partecipanti al sondaggio sono stati 31.044, 34.525 e 27.651 rispettivamente nel 2002, 2012 e 2022.

Gli adulti che hanno segnalato l’uso di uno qualsiasi delle sette terapie complementari sono aumentati dal 19.2% nel 2002 al 36.7% nel 2022.

Lo yoga ha registrato l'aumento maggiore nell'uso complessivo dal 2002 al 2022, passando dal 5% al 15.8%, mentre l'agopuntura è aumentata dall'1% al 2.2%. La meditazione ha avuto la prevalenza più alta di qualsiasi terapia complementare nel 2022, pari al 17.3%.

I ricercatori hanno anche scoperto che tra gli adulti che riferivano l’uso di uno qualsiasi delle sette terapie complementari, la percentuale che ne segnalava l’uso per la gestione del dolore è aumentata dal 42.3% nel 2002 al 49.2% nel 2002.

La terapia con il maggiore aumento nell'utilizzo per la gestione del dolore è stato lo yoga, passando dall'11.4% al 28.8%.

Nahin e colleghi hanno spiegato che l’aumento dell’uso di terapie complementari coincide con una maggiore prevalenza del dolore a livello nazionale e potrebbe essere dovuto a molteplici fattori, tra cui l’incorporazione di queste forme di cura nelle migliori linee guida per la gestione del dolore; la disponibilità di studi clinici randomizzati che hanno suggerito che alcune terapie permettono una buona gestione del dolore di intensità da bassa a moderata; e, infine, la necessità di ridurre il ricorso agli oppioidi a causa dei potenziali effetti collaterali.

 

Bibliografia

Nahin RL, et al. Use of Complementary Health Approaches Overall and for Pain Management by US Adults. JAMA 2024; 331: 613-15. doi:10.1001/jama.2023.26775

Intervista


Presente e futuro del trattamento dell’infezione da HIV
Antonella Castagna
Primario Unità di Malattie Infettive
IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, Milano
Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali
Università Vita-Salute San Raffaele, Milano

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