Le Linee Guida Esc/Eas del 2025 per la gestione delle dislipidemie, presentate al congresso Esc 2025, rappresentano un aggiornamento del precedente documento. L'aggiornamento incorpora nuovi algoritmi di previsione del rischio, e nuovi modificatori del rischio, tra cui l'aterosclerosi subclinica e livelli elevati di Lp(a). Inoltre, le linee guida introducono nuove terapie per ridurre il colesterolo Ldl e i trigliceridi.

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L’Associazione Italiana di Oncologia Medica è la società scientifica che produce il maggior numero di Linee Guida. Il Presidente Perrone: “Sono strumenti fondamentali per la pratica clinica quotidiana. Per garantire la sostenibilità del sistema, è opportuno anche evitare l’eccessiva frammentazione con unità di cura dedicate a singole neoplasie”. Necessario superare le difformità territoriali nelle cure.

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Un recente editoriale pubblicato su JMIR Medical Informatics ha esaminato la rapida diffusione dell’Ia, dove le tecnologie progettate sono in grado di alleggerire il carico amministrativo degli operatori sanitari. Sebbene questi strumenti siano molto promettenti nel ridurre il burnout e nel liberare tempo per la cura dei pazienti, l'editoriale evidenzia preoccupazioni che giustificano ulteriori indagini.

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Un recente studio internazionale promette di ridefinire la diagnosi della Bpco. Le attuali linee guida, basate principalmente sulla spirometria, potrebbero non identificare tutti gli individui a rischio. La ricerca, condotta su due ampie coorti longitudinali – la Genetic Epidemiology of Copd (CopdGene) e la Canadian Cohort Obstructive Lung Disease (CanCold) – propone un nuovo schema diagnostico multidimensionale.

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Nella cornice dell’annuale convegno dell’Endocrine Society (Endo 2025, 12-15 giugno 2025, San Francisco) uno dei temi trattati è stato quello dell’ipertensione silenziosa, ovvero l’iperaldosteronismo primario o sindrome di Conn, con una sintesi delle linee guida sulla gestione di questa patologia.

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Per il Mmg, le nuove linee guida impongono un approccio più proattivo: prevenzione aggressiva della Fa attraverso la modifica dei fattori di rischio, enfasi sul controllo precoce del ritmo e un uso più ampio dell'ablazione in casi selezionati. Il Mmg è cruciale nella gestione dei fattori di rischio e nella corretta stratificazione del rischio tromboembolico.

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Intervista


Congresso della Società europea di cardiologia: quali novità?
Stefano Carugo
Direttore SC Cardiologia
Policlinico di Milano

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