I tumori ovarici epiteliali hanno una prognosi riservata a motivo del fatto che sovente la diagnosi viene posta quando ormai la malattia è in fase avanzata, il che rende arduo un approccio terapeutico efficace. Non è raro infatti osservare una resistenza alla chemioterapia convenzionale in occasione delle frequenti recidive del post-operatorio.

EvdIn una recente analisi prospettica basata su un registro osservazionale che ha coinvolto 38.023 pazienti con sindrome coronarica acuta, il trattamento iniziale con una statina ed ezetimibe è stato associato a una probabilità inferiore di mortalità per tutte le cause a 3 anni di quasi il 50% rispetto alla monoterapia con statine. Questi risultati rafforzano l'uso della duplice farmacoterapia ipolipemizzante iniziale con una statina ed ezetimibe nei pazienti con sindrome coronarica acuta.

EvdCon lo slogan di "diffondere la ricerca innovativa per una cura ottimale del cancro", il Congresso Esmo 2023 ha portato alla ribalta temi che hanno spaziato dall’individuazione delle caratteristiche del cancro nell'anno in corso, al maggiore impegno nel processo di sviluppo di farmaci, fino agli scenari legati alle troppe situazioni di crisi nel mondo che hanno un impatto insopportabile sui pazienti e sulle cure. E per questo è stato definito il “miglior Esmo di sempre”.

EvdFilippo Ansaldi, Direttore Generale Alisa Regione Liguria e Professore Ordinario Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova: “A.Li.Sa, in virtù del suo ruolo di governance e coordinamento all’interno del sistema sanitario regionale, ha promosso un progetto, quello dell’erogazione dei farmaci e dei presidi per il monitoraggio della glicemia anche per il tramite delle farmacie di comunità, che ha lo scopo di garantire omogeneità ed equità nell’assistenza sanitaria dei cittadini affetti da diabete”.

Le iniezioni articolari per alleviare i sintomi dell'osteoartrosi della mano non sono migliori del placebo, mentre l'efficacia di creme e gel topici è incerta, secondo un'analisi dei dati raccolti delle prove disponibili, pubblicata sulla rivista RMD Open. Mentre antidolorifici e steroidi funzionano, e questi ultimi sono i più efficaci. I risultati spingono i ricercatori a richiedere una revisione delle prove a sostegno delle attuali raccomandazioni sulle iniezioni articolari per l’osteoartrosi della mano.