La resistenza antimicrobica è globalmente una delle grandi minacce per la salute pubblica. Secondo uno studio del 2022, nel 2019 quasi cinque milioni di decessi sono stati associati a batteri resistenti agli antibiotici, con oltre un milione di decessi all'anno direttamente attribuibili alla resistenza antimicrobica. In un nuovo studio, pubblicato su Nature Microbiology, i ricercatori del Typas Group dell'EMBL Heidelberg hanno sistematicamente profilato oltre 10.000 combinazioni di farmaci per la loro efficacia contro i comuni batteri multiresistenti.
È stato presentato il VI Report Italiano sugli ATMP (Advanced Therapy Medicinal Product, Prodotti Medicinali di Terapie Avanzate) realizzato da ATMP Forum (www.atmpforum.com). ATMP Forum, fondato nel luglio 2017 e punto di riferimento quando si parla di Terapie Avanzate, è un'agorà virtuale nato con l’obiettivo di stimolare l’interazione e discussione tra gli stakeholder su progressi, problemi clinici, economici e organizzativi relativi agli ATMP.
Gli scienziati sono alla ricerca di nuovi modi per curare la toxoplasmosi, una malattia parassitaria che colpisce più di un terzo della popolazione mondiale. Uno dei progressi più recenti è riportato in un articolo pubblicato sulla rivista PLOS ONE da ricercatori della Jundiaí Medical School (FMJ) nello stato di San Paolo, in Brasile. Sei i composti analizzati: etaverina, almitrina, fluspirilene, tietilperazina, PB38 e nebivololo.
La profilassi antibiotica, pratica comunemente utilizzata nei bambini nati con malformazioni congenite dei reni e delle vie urinarie, riduce da un lato il rischio di infezioni urinarie, ma dall’altro non modifica nel tempo il rischio del danno renale. Anzi, al contrario aumenta le infezioni da germi aggressivi: per diminuire i rischi legati all’antibiotico-resistenza, l’utilizzo di questi farmaci deve essere limitato ai pazienti con infezioni ricorrenti. La pubblicazione dello studio su New England Journal of Medicine.
In un recente studio, gli autori hanno valutato la sicurezza e l'efficacia della continuazione dell'inibitore SGLT2 in soggetti con livelli di eGFR <25 ml/min/1.73 m2. I risultati suggeriscono che continuare la terapia con inibitori SGLT2 in questi pazienti potrebbe essere utile.
Il Covid non fa più paura come prima, tuttavia occorre essere consapevoli che il virus continuerà a circolare e che si deve essere pronti ad assistere i soggetti infetti, soprattutto le popolazioni di pazienti fragili e defedati, affinché non vadano incontro a un’evoluzione della malattia, che metterebbe a rischio la loro salute e lo stesso funzionamento degli ospedali. Centrale il ruolo del medico di famiglia nella gestione della malattia.
Secondo i dati Istat del 2022, in Italia ci sono oltre 30 milioni di donne che, secondo le molte ricerche, risultano attente, informate e consapevoli riguardo alla propria salute soprattutto quando si parla di temi legati alla prevenzione e, in generale, sembrano avere stili di vita che proteggono dal rischio di ammalarsi. Ma ciò è altrettanto vero per quanto concerne i cambiamenti fisiologici che contraddistinguono le diverse fasi della loro vita, come ad esempio l’età fertile o il post menopausa?