Sospeso dall’Aifa in febbraio per la mancata dimostrazione di un beneficio clinico in termini di riduzione della mortalità e dei ricoveri ospedalieri (ma in assenza di particolari problemi di sicurezza collegati al trattamento) molnupiravir è stato recentemente oggetto di uno studio che ha portato a interessanti rivelazioni.

EvdSecondo uno studio di Dartmouth pubblicato su Science Advances, le persone con diabete tendono a mantenere livelli glicemici “più sani” nei mesi più caldi, da aprile a settembre. Un altro elemento emerso dallo studio è stato che le variazioni stagionali, in particolare i cambiamenti attorno alle festività principali, differivano sostanzialmente a seconda dell'età del paziente e del suo grado generale di controllo glicemico durante l'anno. Ciò sottolinea il fatto che il diabete è in gran parte una malattia autogestita e che i soggetti con meno esperienza nella gestione della propria malattia necessitano di ulteriore formazione e supporto durante le principali festività per evitare condizioni di iperglicemia.

Una condizione che impatta profondamente la sfera sociale e psicologia: i pazienti chiedono aiuto. La comunità scientifica, i pazienti e la politica si appellano alle istituzioni per costruire insieme un reale percorso di cura. La politica: “Serve maggiore consapevolezza delle istituzioni per supportare le famiglie nel gestire il peso e i costi della malattia, oggi a carico quasi esclusivamente di pazienti e caregiver”.

EvdÈ stata documentata una percentuale maggiore di prescrizioni inappropriate di antibiotici per patologie respiratorie durante i mesi invernali: lo riferisce un team di ricercatori su Antimicrobial Stewardship & Healthcare Epidemiology. "Saranno necessarie ulteriori indagini per determinare i fattori che influenzano le variazioni stagionali nella codifica della diagnosi e nei modelli di prescrizione degli antibiotici", hanno commentato ancora gli autori, poiché "una migliore comprensione delle variazioni stagionali nella prescrizione di antibiotici per patologie respiratorie può facilitare gli interventi di gestione degli antibiotici".

La pandemia è finita ma continua a fare paura, soprattutto agli operatori sanitari che hanno in carico i pazienti immunocompromessi, maggiormente esposti ai rischi dell’infezione SARS-CoV-2. Nel corso della Summer School di Motore Sanità l’infezione da SARS-CoV-2 è un tema che ritorna spesso, perché al centro dell’attenzione ci sono la fragilità dei pazienti immuno-compromessi e l'impiego di risorse nella gestione del Covid.

EvdSvolta nella cura del tumore al seno metastatico Her2-positivo. L’Aifa ha approvato la rimborsabilità dell’anticorpo monoclonale farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan in pazienti con questa forma di tumore non resecabile o metastatico, che hanno ricevuto uno o più precedenti regimi a base di anti-Her2. Nello studio registrativo Destiny-Breast03, che ha arruolato 524 pazienti, la sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 28,8 mesi con il nuovo farmaco rispetto a 6,8 mesi con trastuzumab emtansine (T-Dm1), che finora ha rappresentato lo standard di cura. Non solo. Trastuzumab deruxtecan ha dimostrato una riduzione del 36% del rischio di morte e il 77,4% dei pazienti era vivo a due anni rispetto al 69,9% con T-Dm1.