Dal rapporto “Nutrendo su malattie croniche” emerge che solo il 20% dei Pdta contiene informazioni per applicare quanto previsto dalle Linee Guida internazionali sulla Nutrizione Clinica. Inoltre nel 95.8% dei casi i Pdta sono insoddisfacenti nell’applicazione della terapia nutrizionale nelle patologie neurodegenerative.

EvdSITA – Società Italiana di Terapia Antifettiva, presenta MAIDAY Infectivology, il primo e unico network tra i centri italiani di infettivologia per la gestione e la consulenza delle infezioni ospedaliere multiresistenti. L’Italia è il paese in Europa con la più alta incidenza di batteri resistenti e L’adozione dei principi dell’antimicrobial stewardship, ovvero l’appropriatezza nell’impiego degli antibiotici è tra le strategie messe in campo dai Governi per contrastare il fenomeno delle resistenze microbiche.

Sono stati presentati al congresso annuale dell'American society of clinical oncology (ASCO, 2023), i risultati dello studio clinico di fase 3 LUNAR per la valutazione dell'uso della terapia Tumor Treating Fields (TTFields) in combinazione con terapie standard nel trattamento del tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC). I risultati sono positivi.

EvdI risultati degli Annali AMD 2022 pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Diabetes Research and Clinical Practice indicano che migliorano la qualità dell’assistenza e gli outcome di salute delle persone con diabete tipo 2 assistite nei centri diabetologici italiani. Bene anche l’accesso alle cure farmacologiche più innovative.

EvdUna metanalisi di studi clinici randomizzati, condotta per esaminare l'effetto degli inibitori SGLT2 (SGLT2is) sul rimodellamento strutturale cardiaco e sulla funzione cardiaca in pazienti con e senza scompenso cardiaco, ha messo in evidenza le potenzialità di questa classe di farmaci. Il loro uso ha infatti permesso un significativo miglioramento della frequenza cardiaca, dell'indice del volume dell'atrio sinistro, dell'indice di massa ventricolare sinistro, del volume telesistolico ventricolare sinistro e della frazione di eiezione ventricolare sinistra. 

Gli estrogeni orali risulterebbero associati a un rischio maggiore del 14% di ipertensione rispetto alle creme a base di estrogeni transdermici e a un rischio maggiore del 19% di ipertensione rispetto alle creme o supposte a base di estrogeni vaginali. L'estradiolo non orale (una forma specifica di estrogeno) alla dose più bassa e per il periodo di tempo più breve è stato associato al minor rischio di sviluppare ipertensione.

EvdNei pazienti con Covid lungo spesso si registrano livelli più bassi di 25(OH) vitamina D rispetto ad altri pazienti sopravvissuti a Covid: il dato emerge da uno studio retrospettivo presentato all’European Congress of Endocrinology (ECE) a Istanbul, in Turchia, e pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. In particolare una condizione di ipovitaminosi D si osserva in quei pazienti che soffrono di “nebbia cerebrale”.