
È stato di recente pubblicato uno studio longitudinale condotto per esplorare se l’indice trigliceridi/glucosio (TyG) può rivestire un valore prognostico in relazione agli eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) nei soggetti ipertesi ad alto rischio. In questo studio di coorte della durata di 3.5 anni sono stati complessivamente arruolati 2.250 pazienti, suddivisi in due gruppi in base al valore cut-off dell'indice TyG: gruppo Low-TyG (n = 901, TyG ≤8.87), gruppo High-TyG (n = 1349, TyG >8.87). Nei soggetti con età ≤65 anni e di sesso maschile, il valore di previsione del TyG era più elevato e il rischio di insorgenza di MACE maggiore dopo aggiustamento per altri fattori di rischio. L’indice TyG rappresenta dunque un indicatore per prevedere lo sviluppo di MACE nei pazienti ipertesi.
In una lettera all’editore si fa notare che un altro gruppo di ricercatori hanno riferito che l’indice TyG era significativamente associato alla prognosi sfavorevole nei pazienti con malattia coronarica (CHD) e ipertensione, e questa relazione è rimasta significativa dopo aggiustamento per i fattori confondenti. Allo stesso modo, un altro studio ha dimostrato che l’elevato indice TyG è un potenziale indicatore di prognosi sfavorevole tra i pazienti con malattia coronarica e ipertensione. Inoltre, altri dati hanno dimostrato che l’indice TyG predice i MACE a medio termine dopo intervento coronarico percutaneo (PCI) in pazienti con diabete mellito di tipo 2 indipendentemente dai fattori di rischio CV noti. Questi risultati suggeriscono che l’indice TyG può essere un utile biomarcatore di MACE.
Il meccanismo che spiega la correlazione tra indice TyG ed esiti CV avversi non è stato chiaramente definito. TyG è composto da due fattori di rischio di malattia CV; sia i fattori legati ai lipidi che quelli legati al glucosio riflettono la resistenza all'insulina (IR) negli adulti, il che potrebbe essere una delle spiegazioni di questa associazione. In primo luogo, lo squilibrio indotto dall'IR del metabolismo del glucosio e del metabolismo dei lipidi potrebbe causare infiammazione e stress ossidativo, che porta alla comparsa e allo sviluppo di aterosclerosi. In secondo luogo, il rilascio alterato e la ridotta biodisponibilità dell'ossido nitrico associato all'IR possono danneggiare l'endotelio vascolare e portare a infiammazione, vasodilatazione endotelio-dipendente e ipertensione. Inoltre, l'IR è è anche strettamente legata alla produzione eccessiva di specie reattive di ossigeno, che può portare a un deterioramento della funzione endoteliale. Tutti questi meccanismi sono coinvolti nel processo di aterosclerosi, e ciò porta a dedurre che la vera patogenesi potrebbe essere multifattoriale.
Bibliografia
Zhang F, et al. Triglyceride Glucose Index for Predicting Major Adverse Cardiovascular Events in Chinese Patients with Hypertension. Angiology 2023; 74: 259-67.
Zhang X, et al. Triglyceride–Glucose Index as a Novel Biomarker for Major Adverse Cardiovascular Events. Angiology 2024. https://doi.org/10.1177/00033197241231150
Intervista
Presente e futuro del trattamento dell’infezione da HIV
Antonella Castagna
Primario Unità di Malattie Infettive
IRCCS Ospedale San Raffaele Turro, Milano
Direttore Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali
Università Vita-Salute San Raffaele, Milano