L'antibioticoresistenza, rappresenta una delle più gravi minacce alla salute globale, vede il Mmg in prima linea nella lotta a questo fenomeno. Un recente studio condotto dall'Università di Turku in Finlandia, pubblicato su npj Biofilms and Microbiomes, rivela significative differenze nella resistenza agli antibiotici tra i sessi. Lo studio, la prima ricerca su larga scala di questo tipo, ha analizzato in modo approfondito il Dna di oltre 14.000 metagenomi intestinali umani, raccolti da un dataset globale che copre 32 paesi.

Quali le differenze rilevate
Nei Paesi ad alto reddito, è stata osservata nelle donne una carica totale di geni di resistenza agli antibiotici superiore in media del 9% rispetto agli uomini. Questo suggerisce che le donne in queste regioni potrebbero essere più frequentemente esposte agli antibiotici, a batteri resistenti o essere più spesso portatrici. È stata inoltre riscontrata una maggiore diversità di geni di resistenza nelle donne di questi paesi, indicando una più ampia variazione nel loro microbiota intestinale.
Al contrario, nei Paesi a basso e medio reddito, gli uomini mostravano una carica più elevata, sebbene non statisticamente significativa dopo aver considerato età e condizioni di vita. È interessante notare che queste differenze di genere si manifestano prevalentemente in età adulta. La Dottoressa Katariina Pärnänen, ricercatrice presso l'Università di Turku, suggerisce che "lo stile di vita, le differenze biologiche o i fattori legati all'assistenza sanitaria possano influenzare queste differenze più nell'età adulta che nell'infanzia".

Fattori concorrenti e implicazioni pratiche
Lo studio ha anche ribadito l'importanza di altri fattori chiave nell'andamento dell'antibioticoresistenza. Età e paese di residenza sono fortemente associati a numero e diversità dei geni di resistenza, con livelli elevati in neonati e anziani. Elevati livelli di resistenza sono stati riscontrati anche nei Paesi a basso reddito, forse per condizioni igieniche e sanitarie precarie.
Questa ricerca sottolinea la complessa interazione tra genere, età, status socio-economico e geografia nella distribuzione dell'antibioticoresistenza. Per il Mmg, comprendere queste differenze è fondamentale per sviluppare interventi sanitari più equi ed efficaci: identificare gruppi a maggior rischio o con profili di resistenza specifici può guidare strategie di prescrizione più mirate, campagne di sensibilizzazione personalizzate e politiche di salute pubblica più efficaci.

Bibliografia

Salehi M, et al. Gender differences in global antimicrobial resistance. npj Biofilms Microbiomes 2025; 11; 79. https://doi.org/10.1038/s41522-025-00715-9

Intervista


Le sfide della cardioncologia, dalla prevenzione alla diagnosi precoce
Alberto Paolo Barosi
Direttore Unità di Cardiologia
Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

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