Oltre il 90% dei pazienti adulti con Covid lungo si è ripreso gradualmente nell'arco di 2 anni, mentre il 5% è migliorato rapidamente e il 4% ha riportato sintomi persistenti, secondo uno studio pubblicato sull'International Journal of Infectious Diseases. Lo studio è importante per identificare i meccanismi alla base del post Covid, assumendo che diversi meccanismi (ad esempio stato infiammatorio persistente, serbatoio virale, autoimmunità o manifestazioni psicologiche) potrebbero essere associati a diverse evoluzioni.
Il termine fragilità descrive una condizione di vulnerabilità associata all'età ed è un elemento essenziale da tenere in considerazione per un'adeguata presa in carico del paziente oncologico. Non si tratta di decidere se il paziente debba beneficiare o meno delle cura per il tumore, ma di definire la gestione più adatta alla sua condizione in modo da orientare la scelta su quella meglio tollerata. La fragilità infatti aumenta il rischio di intolleranza e di scarsa risposta al trattamento, oltre che esporre il paziente a complicanze post-operatorie.
In occasione della giornata mondiale dell’ipertensione i cardiologi dell’European Society of Cardiology esortano le donne conoscere i propri valori pressori. L'ipertensione nella mezza età è più dannosa nelle donne che negli uomini della stessa età ed è un fattore di rischio maggiore per infarto del miocardio, declino cognitivo e demenza; inoltre la probabilità di ictus aumenta a un livello di pressione arteriosa più basso nelle donne rispetto agli uomini, mentre l'ipertensione aumenta il rischio di insufficienza cardiaca nelle donne di tre volte, rispetto a due volte negli uomini.
La percezione e la consapevolezza del rischio di diabete non sono associate a un maggiore impegno nell’adottare comportamenti di riduzione del rischio tra i giovani di età compresa tra 12 e 17 anni in sovrappeso o obesi: lo sostiene uno studio pubblicato su JAMA Network Open.
Il nostro Paese è all’avanguardia nella lotta alla patologia genetica e rara del sangue. Il Presidente Giuseppe Cutino: “Nell’ultimo quarto di secolo sono stati registrati continui progressi della ricerca e un costante miglioramento dell’aspettativa di vita”. Grazie alla prevenzione è possibile evitare 400 nuovi malati l’anno.
Il decalogo, pubblicato proprio in occasione della Giornata Mondiale per i Malati Senza Diagnosi, richiede un forte impegno da parte delle istituzioni competenti affinché i diritti siano difesi e resi concretamente esigibili.
L'endometriosi è una condizione dolorosa e complessa che colpisce circa 1 donna su 10 in età riproduttiva, ma è poco conosciuta. Una nuova revisione clinica pubblicata su CMAJ (Canadian Medical Association Journal) fornisce una panoramica delle cause, della diagnosi e della gestione dell'endometriosi sulla base delle ultime evidenze, per aiutare medici e pazienti.