La depressione è uno dei disturbi mentali più comuni in tutto il mondo ed è molto diffusa negli anziani. Secondo i dati dell’Oms la sua prevalenza globale è compresa tra il 10% e il 20%. Ma, a dispetto della sua diffusione e delle ben note conseguenze e ricadute nel vissuto quotidiano, si tratta di una condizione che continua a essere sottodiagnosticata e sottotrattata. Lo stigma e le comorbilità spesso contribuiscono al ritardo nell’identificazione del problema e di conseguenza ne penalizzano pesantemente il trattamento.
L’iniziativa rientra nel progetto KAN- Kidney Anemia Network. I medici di famiglia la ritengono uno strumento utile per favorire le diagnosi precoci (partendo dai problemi “sentinella” della patologia). È una patologia che interessa oltre 4 milioni e 200 mila italiani e di questi oltre il 20% sviluppa anche l’anemia come complicanza. Partendo proprio da questi problemi “sentinelle”, legati alla patologia, i medici di medicina generale ora possono identificare il “sommerso” dei pazienti.
I medici di medicina generale e gli specialisti della riproduzione stringono un'alleanza strategica per contrastare i crescenti problemi di fertilità che riguardano fino al 20% delle coppie in Italia e che si riflettono inevitabilmente sul drastico calo delle nascite registrato nel nostro paese. Il primo passo che la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) faranno insieme sarà quello di mettere a fuoco più aspetti possibili che riguardano la coppia infertile e il singolo paziente.
Basandosi sui dati esistenti e utilizzando un software è stato creato un modello che supporta la teoria secondo cui ciascuna variante si è evoluta all’interno di un singolo individuo con un’infezione cronica e che invece avrebbe escluso l’ipotesi secondo cui le varianti sono emerse dall’ampia trasmissione di infezioni acute. Anche se lo studio si è concentrato sulle varianti passate, il modello utilizzato potrebbe spiegare la successiva comparsa indipendente delle varianti delta e omicron. E in futuro potrebbe spiegare l’emersione di nuove versioni del virus.
Mentre la comunità sanitaria sostiene ampiamente la politica sul cambiamento climatico, ai professionisti sanitari è data la possibilità di esaminare alcune pratiche di assistenza per valutare il loro contributo alle emissioni di anidride carbonica e fornire, ove sia possibile, alcune soluzioni. Una possibile opportunità che può aiutare a mitigare i cambiamenti climatici potrebbe essere rappresentata dalla telemedicina, fornendo assistenza a distanza.
Secondo i dati di un recente sondaggio, oltre il 60% degli adulti con diabete di tipo 2 e quasi l'80% di quelli con diabete di tipo 1 ha dichiarato di sperimentare una qualche forma di stigma sociale correlato alla malattia. Nei risultati di questa indagine, condotta da The Diabetes Research Company e presentata all'International Conference on Advanced Technologies & Treatments for Diabetes, lo stigma sociale correlato al diabete era comune soprattutto quando si trattava di utilizzare dispositivi per il controllo del diabete.
La Bpco è una malattia comune, prevenibile e curabile, ma ampiamente sottodiagnosticata; inoltre una diagnosi errata porta i pazienti a non ricevere alcun trattamento o a un trattamento errato. La consapevolezza che fattori ambientali diversi dal fumo di tabacco possono contribuire alla malattia, e che ci sono elementi precursori, aprono nuove finestre di opportunità per prevenzione, diagnosi precoce e intervento terapeutico tempestivo e appropriato.