“Con tutte le precauzioni del caso e molta igiene chi soffre di acne, rosacea o altre malattie della cute può indossare la mascherina protettiva senza rischiare fastidi o peggioramenti”, ha affermato il Prof. Giuseppe Monfrecola, Università Federico II di Napoli. Tanta idratazione va invece riservata alle mani, particolarmente esposte all’azione dei detergenti antimicrobici, come afferma la Prof.ssa Bianca Maria Piraccini, Università degli studi di Bologna: “Meglio lavarsi le mani con acqua e sapone anziché con il gel sanificante. Ma per evitare la disidratazione della pelle e l’indebolimento delle unghie, usare sempre una crema idratante dopo la detersione”.

I pazienti con malattie reumatiche autoimmuni sistemiche sono a maggior rischio di esiti avversi come l'insufficienza d'organo quando si ammalano di Covid-19: le sequele sono soprattutto a carico dell’apparato cardiovascolare e renale. Lo ha annunciato un team di esperti al convegno virtuale dell’American College of Rheumatology.

Lo evidenzia uno studio italiano che ha rilevato che il rischio è evidente tanto nei pazienti ricoverati che in quelli gestiti a domicilio e che aumenta con la durata della malattia. Le alterazioni dell'olfatto e del gusto, l'affaticamento e gli aspetti psicologici possono influenzare negativamente l'assunzione di cibo. Il confinamento in casa può limitare l'attività fisica, portando alla perdita di massa magra e mettendo il paziente a rischio di 'sarcopenia'.

Di tumori della pelle si muore più al Nord che al Sud. Le cause sono da ricercare non solo nell’esposizione violenta al sole o nella scelta di cattivi solari e al loro cattivo uso, ma anche nell’inquinamento, con l’emissione di diossine e polveri sottili, molto più concentrate nelle aree industrializzate dell'Italia. L’appello del Prof. Calzavara Pinton: “Più investimenti in tecnologie per consentire la diagnosi precoce e migliore accesso alle cure. Morire di tumore metastatico della pelle è una sconfitta della medicina”.

Dal 22 novembre, in onda su LA7d ogni domenica alle 18.20, la docu-serie “Donne - Storie che ispirano”, che porta in televisione le esperienze di quattro donne con tumore al mammario metastatico: storie di coraggio e traguardi raggiunti, per ispirare altre donne a non rinunciare ai propri progetti e invitare la comunità a sostenerle. La docu-serie è nata nell’ambito della quarta edizione della campagna “Voltati. Guarda. Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico” promossa da Pfizer con il patrocinio di Fondazione AIOM e in collaborazione con Europa Donna Italia e Susan G. Komen Italia per rompere il muro di silenzio che ancora oggi circonda questa malattia.

L’indice di massa corporea (BMI), il dato biometrico che mette in correlazione il peso corporeo con l’altezza, è comunemente utilizzato nella valutazione di sovrappeso e obesità. Tuttavia il BMI presenta dei limiti, poiché non tiene conto di alcune differenze (sesso, età, etnia) e non distingue massa grassa e massa magra. È ben noto invece che l’accumulo di grasso intorno alla vita sia particolarmente dannoso, soprattutto come fattore di rischio per malattie cardiovascolari.

Un disagio e una sofferenza profondi emergono dalle storie delle persone affette da psoriasi. La matita dell’illustratore Sergio Algozzino le ha trasformate in una graphic novel, presentata nell’ambito del 94° Congresso nazionale SIDeMaST, svoltosi in formato digital. È il risultato del contest della campagna “Psoriasi visibile – Impatto Invisibile. Guardiamo oltre le apparenze”, promossa da Amgen con ADIPSO – Associazione per la Difesa degli Psoriasici, ADOI – Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica e SIDeMaST – Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmissibili che mira a ridefinire la percezione della malattia che colpisce corpo e psiche e rinsaldare l’alleanza medico-paziente.