Indagare la potenziale associazione tra clima e stagionalità e la diffusione di questa infezione potrebbe aiutare a migliorare le strategie preventive e di sorveglianza. Un gruppo di virologi della University of Maryland School of Medicine di Baltimora si è occupata di esaminare l'associazione del clima con la diffusione del Covid-19 in uno studio di coorte ha esaminato i dati climatici di 50 città in tutto il mondo con e senza sostanziale diffusione nella comunità del Covid-19.

Una campagna di sensibilizzazione sottolinea l’importanza di affrontare tutte le manifestazioni della malattia psoriasica e invita a rivolgersi al dermatologo, la figura di riferimento per affrontare la malattia.

La recente situazione emergenziale, con le limitazioni alla vita sociale, ai contatti, agli impegni al di fuori delle mura domestiche, in molti casi ha provocato alterazioni dei ritmi quotidiani, del sonno, delle abitudini, delle relazioni, del benessere psico-fisico. E il disagio ha portato ad un profondo malessere e a un rischio per la salute.

Covid-19 è prevalentemente una malattia respiratoria. Ma se gli obiettivi principali del virus sono i polmoni, non possono essere dichiarati indenni dal rischio numerosi altri organi e distretti, come cuore, fegato, reni, cervello che potrebbero essere coinvolti e danneggiati dall’infezione. Per quanto riguarda il coinvolgimento sintomatologico del Snc non è chiaro se le sindromi neurologiche sono una causa diretta dell'ingresso del virus nel Snc, o se siano una risposta indiretta conseguente alla tempesta citochinica che si osserva nell’infezione.

I pazienti con asma non hanno maggiori rischi di essere ricoverati a causa di Covid-19 rispetto ai pazienti senza asma: lo sostengono alcuni recenti dati pubblicati nel Journal of Allergy and Clinical Immunology. Un dato alquanto insolito poiché ci si aspetterebbe che i pazienti asmatici abbiano esiti peggiori, poiché le malattie virali spesso possono innescare esacerbazioni dell'asma.

Attorno alla sarcopenia ruotano fattori responsabili della condizione definita “soggetto fragile”, la più comune condizione associata alla mortalità nell’anziano. Nella riewiev di Arcangelo e Antonella Minei (Mmg di Taranto) viene illustrato come la sarcopenia sia causa di patologie cardio-respiratorie, aumento delle cadute e alterazione metaboliche. Ma soprattutto che non può essere considerata una condizione ad esclusivo appannaggio dell’età anziana, ma va considerato che l’obesità sarcopenica può caratterizzare anche la giovane età.