"L’Rna messaggero è un messaggio dal futuro della medicina. Comunicare l’innovazione che può rivoluzionare prevenzione e cura delle malattie” questi sono stati alcuni dei temi sotto i riflettori del Corso di Formazione Professionale Continua, promosso dal Master della Sapienza Università di Roma “La Scienza nella Pratica Giornalistica”. I successi ottenuti contro il Covid in soli 3 anni dai vaccini a base di mRna hanno scritto un nuovo capitolo della scienza medica. Si moltiplicano gli studi sulla molecola, aumentano i finanziamenti nel settore, molteplici le possibili applicazioni della piattaforma tecnologica e in campi molto diversi. Vaccini e farmaci prodotti a partire da molecole di Rna messaggero sintetico si apprestano a ritagliarsi spazi sempre più ampi nella ricerca e nel mercato globale.
A rivelarlo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori afferenti a vari enti di ricerca italiani guidati dall’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr. La ricerca, pubblicato sulla rivista Communications Medicine, ha identificato le basi genetiche della diversa risposta alla vaccinazione.
Le infezioni ricorrenti del tratto urinario (UTI) possono essere prevenute fino a nove anni in più della metà delle persone a cui viene somministrato un vaccino orale spray che quindi rappresenta una potenziale alternativa ai trattamenti antibiotici.
Sono 1.5 miliardi le persone che soffrono di malattie epatiche croniche, che nel 90% dei casi sarebbero prevenibili. In Italia portano a oltre 20mila il numero annuale di decessi. "L’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie del fegato e avrebbe un impatto significativo sulla sua morbilità e mortalità” sottolinea la Prof.ssa Vincenza Calvaruso, Segretario AISF.
Merck & co. negli Stati Uniti e Canada, ha annunciato i dati positivi provenienti da numerosi studi di Fase 3 che hanno valutato V116, il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente in sviluppo dell’azienda, il primo disegnato specificatamente per proteggere gli adulti, in occasione del 13° Meeting della International Society of Pneumonia and Pneumococcal Diseases (Isppd) che si è tenuto a Città del Capo, Sud Africa.
Le linee guida raccomandano l’uso di statine ad alta intensità per la prevenzione di eventi CV in pazienti con diabete. Tuttavia un recente studio ha dimostrato che solo due terzi dei soggetti a rischio aterosclerotico a 10 anni intermedio (7.5%-19.9%) e alto (≥20%) erano in trattamento con questi farmaci, un dato che conferma la persistenza di gravi lacune nell'uso di statine ad alta intensità nei pazienti con diabete, il che si traduce in un rischio più elevato di malattia coronarica, ictus ischemico e mortalità per malattie cardiovascolari.
Nascere e crescere bene significa anche invecchiare meglio. Un assunto deducibile dal buon senso forse, ma che non è ancora entrato nella buona pratica di molti futuri genitori. Ne parla la Fondazione Giovanni Lorenzini con il progetto “I primi 1000 giorni di vita” presentato nella giornata conclusiva del “Milan Summit Longevity”.