Anaao chiede un confronto con il Ministro dell'Università e FNOMCeO di modificare e programmare i numeri sui fabbisogni di medici tra dieci anni, Snami parla di disastro annunciato. Si tratta di posizioni che nascono dalla sentenza di annullamento da parte del TAR Lazio dell'ultimo concorso per l'accesso a Medicina dopo il ricorso presentato da oltre 3.500 candidati.

La proposta di allungare l'età pensionabile dei dirigenti medici e sanitari fino a 72 anni è stata definitivamente cancellata dal Decreto Milleproroghe. Gli emendamenti della maggioranza che proponevano l'innalzamento dell'età pensionabile sono stati dichiarati inammissibili per materia dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.

EvdSono andate a buon fine le richieste sullo scudo penale dei rappresentanti dei medici depositate presso le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera sul Ddl Milleproroghe. Il Ministro della Salute ha annunciato che tra gli emendamenti al decreto, in discussione alla Camera, c'è l'estensione dello scudo penale fino al 31 dicembre 2024. Anaao però chiede di estenderlo fino al 2025. L'auspicio ora e che tutto questo si traduca "in azioni concrete ed efficaci, che sfocino in un provvedimento lungamente atteso, che porti l’Italia al passo degli altri Paesi europei, depenalizzando l’atto medico".

EvdMentre continua il dibattito sulla tipologia di contratto di lavoro che i Mmg dovrebbero intrattenere con il Ssn alla luce del cambiamento previsto dal Pnrr, il “Movimento Mmg per la Dirigenza”, a favore del passaggio alla dipendenza dal Ssn dei medici di medicina generale, presenta il suo 'Documento di Posizione' con lo scopo di fare conoscere agli addetti ai lavori, all’opinione pubblica e alla stampa l’esistenza di una parte riformatrice della Medicina Generale, sotto traccia, che auspica il superamento dell'attuale modello del sistema delle cure territoriali affidate a liberi professionisti convenzionati.

Il sottofinanziamento della sanità, la carenza di medici e personale, la sicurezza inefficiente per chi opera nel Ssn e i servizi deficitari aumentano il malcontento dei cittadini e chi opera nella sanità pubblica diventa il facile capro espiatorio di tutto ciò. Questa in sintesi è la denuncia delle associazione dei medici e infermieri sull'impennata delle aggressioni che ha aperto il nuovo anno.

Intervenire sulla depenalizzazione dell’atto medico, eliminare il tetto di spesa e valorizzare l’indennità di specificità medica e sanitaria. Sono questi, secondo il sindacato di categoria Federazione Cimo-Fesmed, i tre punti nodali che potrebbero rendere il lavoro nella sanità pubblica nuovamente attrattivo sia per i medici sia per i tanti professionisti che sono tentati di abbandonare il pubblico per lavorare nel privato o all’estero.

EvdSecondo la survey della Federazione internisti ospedalieri (Fadoi) il 46% dei medici pensa alla pensione anticipata e il 38,7% dei non pensionabili di lasciare la sanità pubblica mentre uno su dieci vuole cambiare mestiere. Ma circa il 70% degli ospedalieri vede ancora nel Ssn un baluardo del diritto alla salute e mette le ragioni assistenziali davanti a quelle economiche.