Secondo i dati di un recente sondaggio di Anaao-Assomed, sottoposto ai propri iscritti attraverso un questionario, l'81% dei colleghi medici e dirigenti sanitari ha subito aggressioni fisiche e verbali, ma il 69% non denuncia. Psichiatria, Pronto Soccorso/Medicina d’Emergenza-Urgenza sono i reparti più a rischio dove si registra il maggior numero di aggressioni da parte dei pazienti e dei loro parenti.

Dopo l'allarme lanciato da Anaao Assomed arriva quello della FNOMCeO. I dati forniti dal Ced della Federazione parlano chiaro: "il 2030 sarà l’anno in cui i nuovi specialisti andranno a colmare del tutto i vuoti lasciati negli anni precedenti dai pensionamenti e dalle dimissioni, i nuovi specialisti saranno quasi 2.000 in più dei neopensionati, mentre oltre 19mila giovani, le matricole di quest’anno, si laureeranno in Medicina. Con il rischio di un nuovo imbuto formativo e quasi sicuramente quello di un imbuto lavorativo".

EvdPer il presidente Snami Angelo Testa, l'accordo siglato per il rinnovo della Convenzione 2019-2021 per i medici di assistenza primaria fallisce nel suo intento di attrarre i giovani medici, descrivendo una realtà di condizioni lavorative inadeguate e remunerazioni insostenibili. "La Medicina Generale  - precisa Testa - perde ogni anno centinaia di borse già stanziante. Urge quindi un cambio di rotta per non compromettere il futuro della medicina territoriale".

EvdL'analisi della Fondazione Gimbe sull'entità della carenza attuale e futura dei Mmg nelle Regioni italiane delinea uno scenario inquietante. Attualmente mancano 3.100 medici di famiglia e la situazione è destinata a peggiorare nel 2026. "Oltre alle carenze già esistenti - avverte il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta - le proiezioni indicano, in particolare per le Regioni del Sud, un ulteriore calo dei Mmg nei prossimi anni. Una 'desertificazione' che lascerà scoperte milioni di persone".

Per il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, l'utilizzo dei medici a gettone "tocca servizi fondamentali, improcrastinabili ed indispensabili per l’intera comunità, oltre che di grande impatto economico sulla spesa pubblica, per gli elevati costi sostenuti dalle Aziende sanitarie al fine di remunerare il personale medico reperito per turni spesso insostenibili”. Anac ha predisposto un report a disposizione delle Autorità sanitarie, al fine di prendere consapevolezza dell’entità del fenomeno e poter programmare meglio il fabbisogno di medici e infermieri.

L’Enpam interviene con un provvedimento tampone per incentivare i camici bianchi vicini alla pensione a prolungare i tempi dell'esercizio professionale. Per effetto di due delibere del Cda entrate in vigore il 1° marzo 2024, i medici e gli odontoiatri convenzionati e liberi professionisti che decideranno di andare in pensione dopo i 68 anni matureranno una pensione significativamente più alta.

A chiederlo è Pina Onotri segretario generale Smi: "Siamo d’accordo con il Ministro della Salute sull'opportunità che l'applicazione della disciplina degli incentivi prevista, attraverso la fiscalità agevolata, per i docenti e i ricercatori si estenda anche al personale medico dipendente del Ssn. Ma tale misura dovrebbe coinvolgere anche i Mmg per rispondere alla crisi della categoria e sostenere i costi di gestione dei loro studi che gravano moltissimo sui loro compensi".