Il piano del Governo per ridurre i tempi d’attesa previsto dalla Manovra 2024, attraverso un aumento delle retribuzioni delle prestazioni aggiuntive di medici e infermieri, rischia  di essere un flop. Sei medici su dieci non sono disponibili a lavorare di più per abbattere le liste d’attesa, questo è il risultato di un sondaggio lanciato dal sindacato dei medici della Federazione Cimo-Fesmed.

EvdFimmg e Sumai, pur esprimendo solidarietà con i colleghi dipendenti del Ssn tengono a precisare che le norme previste dalla legge finanziaria sul taglio delle pensioni non riguardano i Mmg e gli altri medici convenzionati e liberi professionisti aderenti alle casse previdenziali private. Nel frattempo l'Unione Medici Italiani sulla questione lancia un avvertimento: "Anche per la previdenza come per la sanità l’obiettivo è sempre lo stesso: creare alternative a pagamento nel privato".

EvdGli articoli della Manovra presentata alle Camere, relativi al taglio delle pensioni dei medici e al capitolo sanità, malgrado le aperture annunciate dal sottosegretario al Lavoro, restano  al momento immutati. Per questo i sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno proclamato lo stato di agitazione e, dopo aver condiviso con le altre organizzazioni sindacali di categoria il percorso da seguire, hanno indetto una giornata di sciopero per il 5 dicembre.

"Chi curerà in sala operatoria, in reparto e in Pronto Soccorso la maggior parte dei pazienti lombardi nei prossimi anni?". A lanciare l'allarme è Stefano Magnone, segretario regionale Anaao-Assomed Lombardia: "In Lombardia sono particolarmente in sofferenza le discipline generaliste di Anestesia e Rianimazione, Chirurgia Generale, Medicina Interna e Medicina d’Emergenza-Urgenza con rispettivamente il 61%, il 47%, il 51% e il 72% di posti vuoti".

Protesta in Calabria dello Smi che segnala incongruenze sull’avvio della sperimentazione della farmacia dei servizi tra cui, da parte dell’ASP di Cosenza, segnala l’esclusione dai servizi offerti da queste farmacie dei medici di medicina generale e delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT).

EvdGli appelli per snellire il lavoro dei Mmg cadono nel vuoto. Il presidente nazionale Snami denuncia: “Apprendiamo dal sito del sistema TS che per le ricette non a carico del Ssn è stato attivato il requisito con metodi di accesso a due o più fattori al posto dell’attuale autenticazione a due credenziali (username e password). Prima infatti bastava un click, da oggi dovremo autenticare il click attraverso una seconda verifica che sblocchi la procedura. In buona sostanza ulteriore tempo perso”.

"Se viene a mancare la prima linea del Ssn, rappresentata dai Mmg, rischia di saltare sul serio tutto il Servizio Sanitario Nazionale". Questo l'avvertimento del segretario generale Fimmg  Silvestro Scotti  che, in una dichiarazione rilasciata a Virgilio.it, ha precisato: "I medici di medicina generale ancora devono firmare il rinnovo dell'Acn 2019-2021 e siamo nel 2023, quasi 2024 e diventa sempre più difficile convincere questi medici a restare in servizio".